Questo il post del primo cittadino, giunto in redazione e qui di seguito pubblicato, in cui chiede ascolto da parte del Comune di Lecce.

"Continuo a lanciare, da tempo, lo stesso appello all'Amministrazione Comunale di Lecce, in considerazione del rapporto responsabile che deve sussistere tra le istituzioni, necessario ad avviare processi di rigenerazione urbana sul territorio. Rimarco il concetto, ancora una volta, di come l’occasione del CIS sia un’opportunità per rendere questo territorio più forte e più coeso, dal punto di vista progettuale, della visione del futuro e con la capacità di saper mettere insieme le diverse esperienze che sono sul territorio.
Oggi, si legge sulla stampa, come anche il Ministro abbia messo in evidenza la necessità e l'urgenza di pensare a progetti di “Area Vasta”. Per questo colgo l'occasione per rinnovare, come già fatto in altre sedi, e dire, per l'ennesima volta (e di questo ne sono dispiaciuto), al Comune di Lecce di trovare il tempo per mettere insieme le municipalità delle Provincia, almeno quelle confinanti con il territorio della Città capoluogo, per pensare congiuntamente ad uno strumento innovativo che sia in grado di guardare all'intera area. Solo così consentiremo ai nostri cittadini di godere della bellezza di Lecce e allo stesso tempo potremo creare opportunità di contatto. Direi, in maniera provocatoria, “occasioni di contaminazione di esperienze” fra le diverse realtà. Sino ad oggi il Comune di Lecce ha ignorato questo appello. Quello che è stato fatto, sembra avere una visione “Lecce-centrica”, che non può essere la visione di una città come Lecce che si vuole aprire al confronto con il futuro e soprattutto guardare alla propria esperienza non in maniera solitaria ma di aggregazione. Mi auguro che questo mio nuovo appello venga accolto e che il Sindaco di Lecce convochi al più presto noi colleghi dei diversi comuni confinati, per ragionare insieme sui programmi e sui progetti, in termini di servizi, di qualità della vita, di rigenerazione urbana e di vivibilità delle marine. Un esempio su tutti, la bellissima Abbazia di Cerrate, è territorio di Lecce ma è considerata da Trepuzzi e da Squinzano un tutt'uno con la marina di Casalabate. Lo comprenda il Sindaco Salvemini e ci ascolti".

"Sempre in tema di aggregazione e lavoro d’area Casalabate può rappresentare un bell’inizio.- continua Taurino- Nella marina del Nord Salento stiamo continuando la lotta al dissesto idrogeologico, affinché si proceda a riqualificare il litorale. È notizia di oggi che il Comune di Trepuzzi è risultato beneficiario di un contributo pubblico di € 200.000,00 del Ministero dell’Interno finalizzato alla progettazione definitiva ed esecutiva di interventi di Mitigazione del Rischio Idrogeologico e alluvionale nella Marina di Casalabate da predisporre a partire dallo studio fattibilità degli interventi già approvati dall’A.C. con deliberazione di G.C. n. 224 del 16/11/2016, con riferimento agli interventi del Sotto-Progetto 2 denominato “Opere di difesa dal rischio alluvionale e rinaturalizzazione dei percorsi d’acqua”.

"La progettazione di dettaglio degli interventi- conclude- che sarà predisposta tenendo conto della sensibilità delle aree e delle necessità del territorio, consentirà così all'Amministrazione Comunale di avere maggiori opportunità nella ricerca di fondi pubblici per la realizzazione delle opere progettate al fine di continuare nell'impegno sulla riqualificazione del territorio della Marina di Casalabate che è e rimane un bene di tutta l'area, il cui futuro dipende dalle scelte comuni di quelle amministrazioni che confinano lungo il litorale".