E' estremamente importante, per la città di Surbo, la Festa della Madonna di Loreto, che ricorre ogni anno il martedì dopo Pasqua, fin dal 1838, data in cui hanno avuto inizio i festeggiamenti in Suo onore.
La statua della Madonna nera fu ritrovata secoli or sono, secondo la leggenda, dentro un tronco d'albero, da alcuni contadini che lavoravano la terra. Secondo la tradizione popolare, infatti, alcuni contadini dell'epoca intenti a dissodare un terreno, avrebbero rinvenuto dentro un tronco cavo di un olivo, una statua in legno raffigurante una donna di colore scuro, che reggeva sì un bambino in braccio, ma che nello stesso tempo sembrava priva di quelle braccia. I contadini portarono la statua a Surbo nella chiesa parrocchiale. L’indomani però la statua sparì. Fu rinvenuta nel medesimo luogo in cui era stata trovata la prima volta: il tronco cavo dell’olivo. In quel luogo fu allora eretta la chiesa detta di Aurio. La paternità della Statua fu poi a lungo combattuta tra il popolo di Surbo e quello di Lecce, tanto che, sempre secondo quanto raccontato dalla leggenda, su decisione del vescovo di allora, la statua fu posta su un carro di buoi posto davanti ad un bivio, uno che portava a Lecce e l'altro a Surbo, facendo scegliere al destino la direzione da prendere. Pare che il carro svoltò nella direzione di Surbo, dove poi la Madonna restò per sempre e il cui popolo cominciò da subito ad affidare la sua vita, fino al punto di rivestirla di oro. La statua della Madonna di Loreto, infatti, si presenta in abiti ricoperti di oro, donato dai tantissimi fedeli ognuno animato da sentimenti diversi: profonda fede, sofferenza, speranza, devozione, e riconoscenza per le grazie ricevute. Gli ori donati alla Celeste Protettrice della Città rappresentano quindi non solo tributi di ringraziamento, ma anche forme di preghiere materializzate, in un'intima vicinanza alla Vergine.
La festa della Madonna luminosa e lucente, rivestita della vita del popolo surbino, e definita dal Forum Nazionale dei Giovani "Meraviglia Italiana", ha inizio domenica 9 aprile 2023, Pasqua di Resurrezione, con la Santa Messa, alle ore 18.00, presso il piazzale antistante la Chiesetta di S. Maria d'Aurio. Al termine, la Statua della Madonna di Loreto, processionalmente, sarà accompagnata dagli Sbandieratori di Carovigno Rione Castello attraversando via D'Aurio, via Savonarola, via Ampolo e Piazza Unità d'Europa, dove ci sarà una spettacolare esibizione degli sbandieratori e uno spettacolo di fontane luci. Rientrando verso la Cappella, si terrà la Solenne Intronizzazione della Statua della Madonna. A seguire eventi civili con i TV Color- Trash n'roll e Stella Band - La Band dell'Allegria.
Lunedì 10 aprile, alle ore 08.30 e 19.00, si celebrerà la Santa Messa presso la Cappella; alle ore 18.15 Santo Rosario meditato. In serata, dopo i Gambling Band, a partire dall ore 21.00, la Piazza si accende con il Concerto di Moreno, primo rapper della scuola di Amici che oggi si è imposto nel freestyle vincendo concorsi regionali e nazionali. Martedì 11 aprile, presso la Cappella della Madonna di Loreto, si celebrerà la Santa Messa alle ore 07.15 e 08.30; seguirà la solenne processione alle ore 09.30.
Alle ore 17.00 sarà officiata la Santa Messa in Chiesa Madre, mentre alle ore 19.00 si terrà la Solenne Celebrazione Eucaristica sempre in Chiesa Madre. La serata proseguirà con tanto divertimento grazie agli spettacoli di cabaret di Pino Campagna, Tommy Terrafino, Zagor Street Band, i Fratelli Lo Tumolo e gli Scemifreddi. Mercoledì 12 aprile Santa Messa in Chiesa Madre alle ore 08.30 e 18.00; alle ore 19.30 "Sotto il manto della Madonna", mentre alle ore 20.00 la Statua della Vergine rientrerà nella Cappella accompagnata dal Concerto Bandistico "Città di Surbo" di Mario Ferramosca. La Santa Messa di Ringraziamento nella Cappella della Madonna chiuderà poi i festeggiamenti in onore della Vergine amata dal popolo surbino, che ogni anno rinnova la sua tradizione e la propria identità comunitaria, civile e religiosa con estrema fede, appartenenza e devozione incondizionata, pura ed assoluta.