Il calcio torna a Squinzano. E questa è una notizia che fa rallegrare non solo gli sportivi squinzanesi, che da anni si sentono “orfani del pallone”, ma perché il calcio,
dove è fortemente radicato come nella nostra comunità, costituisce un’esperienza che va oltre la sfera dello sport. Perché il calcio da sempre riesce a tenere vivo, più di ogni altra cosa, quel sentimento di appartenenza ad una città, ad un territorio. E la storia di Squinzano è stata per lunghi anni attraversata dalla presenza di una squadra che tramite i colori della sua maglia (il bianco e il nero) è riuscita a diventare orgoglio e riferimento per i suoi cittadini. La squadra di calcio per la nostra comunità ha sempre avuto un particolare significato, ampio e coinvolgente. Dello “Squinzano” non facevano parte solo i calciatori, i tecnici, i dirigenti. La squadra eravamo tutti noi, semplici tifosi o appassionati. Pronti a gioire e a soffrire prima, durante e dopo ogni partita. Tante sono le persone che nel corso degli anni hanno contribuito a far vivere alla nostra città momenti di sana esaltazione collettiva, indipendentemente dalla categoria nella quale militava la squadra e dal ruolo che ognuno ricopriva.
Non è il momento questo di fare nomi e cognomi. Avremo tempo per farlo e lo faremo ricordando calciatori, tecnici e dirigenti che hanno sacrificato parte dei loro interessi personali e familiari per dedicarsi al gioco più amato al mondo. Il calcio. Che ora torna a Squinzano. Ed è proprio questo che deve importare più di ogni altra cosa. Indipendentemente dalle persone che vorranno metterci l’impegno e la faccia. Il calcio unisce, aiuta a crescere i giovani. A farli diventare parte di una squadra. Ed è proprio di questo che oggi ha bisogno la nostra città. Ora più di prima. Una squadra. Forte e coesa. Dove ognuno deve sentirsi non solo parte integrante ma protagonista. Una squadra unita e leale. Una squadra che aldilà dei risultati sia in grado di farci vivere momenti di spensieratezza svolgendo, nel contempo, quel ruolo sociale che appartiene allo sport ed al calcio in particolare. Perché lo sport ricopre da sempre un ruolo determinante nella nostra cultura, sociale e familiare: una grande funzione educativa. In grado di trasmettere modelli e pratiche di vita virtuose attraverso momenti di sana formazione della personalità dei soggetti, soprattutto giovanissimi, che vengono coinvolti.
Volutamente non faremo oggi nomi e cognomi dei dirigenti della neonata società di calcio che dovrà occuparsi non solo di creare le condizioni per rendere nuovamente agibile lo stadio comunale ma di formare una squadra di campioni. Campioni in campo e fuori. Campioni che non dovranno soltanto districarsi tra tecniche tattiche e impegno agonistico per il raggiungimento dei risultati sportivi. Dovranno anche essere esempio soprattutto per i più giovani che hanno bisogno di riferimenti che siano garanzia di impegno, passione e lealtà.
Così come non daremo medaglie agli amministratori comunali che hanno dato vita all’iter amministrativo che porterà (ci auguriamo in tempi brevi) a vedere rotolare nuovamente il pallone sull’erba di quello storico terreno di gioco, per una gara ufficiale, dove sono custoditi tanti ricordi di tante avventure.
Perché i risultati che ci attendiamo non saranno soltanto quelli scaturiti dall’impegno degli amministratori comunali o dalla ferrea volontà dei dirigenti della nuova società calcistica che sta mettendo cuore e risorse in questa difficile fase di partenza. Quelli che arriveranno saranno i risultati di tutta la nostra città. Che per lungo tempo ha sofferto e non solo per l’abbandono dello stadio comunale. Una città che vuole riscattarsi da un lungo periodo di decadimento. Una città abbandonata a se stessa. Che ha subito umiliazioni e condanne che (forse) non meritava. Una città che è pronta a riscattarsi. E il calcio, il pallone, rappresenta da sempre un momento di sintesi di una comunità che sa amarsi e che sa dare il meglio di sé quando c’è da affrontare un momento difficile e delicato. E questo è il momento in cui ognuno deve dare il meglio di sé per un traguardo importante che non riguarda solo lo sport.
E’ l’ora di tutti (vogliamo dirlo con il titolo di un famoso romanzo). “L’ora in cui ognuno deve dar prova di sé”.
Oggi, lunedì 4 settembre 2023, alle ore 18.00, lo stadio comunale sarà aperto dalla parte di Via Moretto per dare inizio alla preparazione atletica e tecnica della nuova squadra di calcio squinzanese ASD SQUINZANO CALCIO 1913. Sarà la giusta occasione per fare un grande in bocca al lupo ai ragazzi, ai tecnici della società ma soprattutto alla città che merita una squadra di calcio per portare fuori dal nostro territorio l’orgoglio squinzanese con gli storici colori del nostro calcio. Il bianco e il nero.