Nel percorso quaresimale, una settimana ricca di appuntamenti sui temi: conversione, penitenza e riconciliazione.
Venerdì 22 marzo 2019 giungerà a Squinzano, nella Parrocchia dei Frati Minori di “Santa Maria delle Grazie”, una preziosa reliquia di San Pio da Pietrelcina: la teca contenente il Saio delle Stigmate.
San Pio, mirabile esempio di attaccamento ed esaltazione dei Sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucarestia, ci aiuterà a vivere appieno i valori e i sentimenti del periodo quaresimale, preparandoci, nel migliore dei modi, a celebrare la Pasqua di Resurrezione.
Inizieremo con l’occasione delle Solenni Quarantore (partendo da oggi, lunedì 18 marzo e fino al 20 marzo) ospitando Fra Roberto Francavilla, Cappuccino e assistente nazionale OFS, che presiedendo le Celebrazioni Eucaristiche, ci aiuterà a riflettere sulla centralità dell’Eucarestia per il cristiano e ancor più per il francescano.
Ci sarà, poi, giovedì 21 marzo, una celebrazione penitenziale, “La Confessione in San Pio da Pietralcina”, alle 18.30, che intende rivolgersi soprattutto ai giovani, perché non smettano mai di ricercare la conversione del cuore.
Nel giorno dedicato a San Pio, venerdì 22 marzo, sarà accolta la reliquia intorno alle ore 10.30, mentre alle ore 11.30 sarà celebrata la Santa Messa e a seguire i frati cappuccini di San Giovanni Rotondo guideranno la preghiera dell’Angelus. Nel pomeriggio, alle ore 15, si reciterà la Coroncina alla Divina Misericordia, e al termine delle Solenne Concelebrazione Eucaristica delle ore 18, si snoderà, per alcune vie del paese, la Via Crucis, intorno alle 19, che partendo dal Sagrato della Chiesa, percorrerà via D. Frassaniti (ex Piazza Vittoria), via Garibaldi, via San Giovanni, via Diaz, e via M. Manca, dove si arriverà sul sagrato del Santuario dell’Annunziata, nella commemorazione del quattrocentenario dell’apparizione della Vergine a Maria Manca.
Fino al 24 marzo sarà allestita in Chiesa la mostra dei Santi Stigmatizzati, realizzata da Salvatore Sozzo e Jacopo Tonello, con la grafica curata da Raffaela Barbetta.