La comunità squinzanese onora il Santo protettore degli affamati, dei poveri, dei fidanzati e degli oggetti smarriti, con due processioni, la cui storia risale a moltissimi anni fa. Fino agli anni ‘70/’80, infatti, la processione in onore del Santo, morto a Padova il 13 giugno 1231, era soltanto una ed era organizzata dalla Parrocchia Santa Maria delle Grazie, e in particolare dai laici del terzo ordine francescano; a causa di alcuni contrasti con l’allora superiore del convento, però, li stessi laici andarono via portandosi appresso la statua di Sant’Antonio. La Parrocchia rimase così a lungo senza la statua del presbitero francescano, fino a quando un devoto, Antonio Agrimi, ne fece realizzare un’altra, quella che poi viene attualmente portata in processione dalla Parrocchia S. Maria delle Grazie, corteo religioso avvenuto proprio ieri, mercoledì 12 giugno.

Oggi, invece, 13 giugno, Festa del Santo, dopo la Santa Messa con panegirico delle ore 19, si svolgerà l’altra processione organizzata dalla Chiesa Madre e che sfilerà per le seguenti vie: Chiesa, S. Francesco, Vittorio Veneto, Garibaldi, S. Michele, Gianfilippe, Diaz, Maggiore Galliano, Tripoli, Roma, Matteotti, Piazza Plebiscito, Umberto I, Chiesa.

La Statua del Santo sarà nuovamente traslata dalla Chiesa Madre alla Cappella di S. Salvatore, lunedì 17 giugno 2019, alle ore 19.30.