Sono in tanti a conoscerlo già, ma quando qualcosa merita è sempre propositivo e costruttivo continuare a parlarne. E così che l'ultimo libro del giornalista squinzanese Beppe Longo,
laureato in Lettere all’Università degli studi di Lecce e in pensione dopo essere stato docente di Materie letterarie nelle scuole medie inferiori e docente di Italiano e Storia negli istituti superiori, cittadino da sempre attivo socialmente, politicamente e culturalmente, pubblicista iscritto all’Albo dei giornalisti di Puglia dal 1975, sarà nuovamente presentato alla cittadinanza nella serata di venerdì 8 luglio 2022, presso la Torre "Casa te l'Abate" nei pressi di Piazza Nicola Arigliano.
“La Ficapaccia – La strada dei trainieri, delle villanzine e dei cavalli”, questo è il titolo dell'opera, intreccia vicende storiche con la vita dei trainieri e trasporta il racconto in un mondo affascinante di forti personalità, che ruotano intorno ad una mitica strada, quella della Ficapaccia, vista un po’ come il “genius loci” non solo del Parco del Negroamaro, ma anche dell’intero Parco delle Serre di Sant’Elia e della Piana delle masserie del Feudo di Cerrate. Si intreccia la storia alla quotidianità, la forza alla fragilità, l’opulenza alla miseria. Nello scorrere delle pagine c’è di tutto e, forse, anche di più. Si parla della fuga di una famiglia dall’Albania (l’eterno problema dei profughi) che s’inserisce nella comunità arbëreshë di San Marzano di San Giuseppe; della tragedia mondiale della pandemia provocata dalla Spagnola; del vino, della musica e del calcio a Squinzano; dell’irreale polemica tra Vittorio Bodini e Agostino Papa. Ci sono le “villanzine” (donne di soccorso come i “villanzini”, i cavalli di soccorso) protagoniste di un riscatto femminile sullo sfondo di un’epopea contadina, originale e travolgente.
Ci sono immagini e vicende che impongono di essere raccontate e di non riporre mai il computer nel fodero, soprattutto quando c’è l’amore prepotente per la propria terra, che timidamente sfiora il campanilismo. Così è nato questo libro dal titolo, un po’ insolito, “La Ficapaccia – La strada dei trainieri, delle villanzine e dei cavalli”.
Ma soprattutto c’è tutta la magia della saga della categoria dei trainieri (nel testo ne vengono citati una sessantina), ricca di esperienze vissute con una passione commovente ed entusiasmante per i cavalli, esperienze che si sono consumate durante tutto il secolo scorso e con epigoni esaltanti ancora oggi.
Si è scritto guardando i paesaggi della “Piana delle Masserie” e del “Parco del Negroamaro”, il proiettarsi delle figure snelle dei cavalli e l’incedere delle sagome dei protagonisti sui traini; così i trainieri, quasi autentici personaggi biblici, hanno sfrattato lo scrittore dalla loro storia. Il libro, tra romanzo e storia vera, è rimasto sospeso tra la volontà di andare avanti e il desiderio di difendere la propria identità.
I relatori della serata saranno Francesca Manca e Ilenia Saracino; modera Mino Patera, Presidente Pro Loco Casalabate marina di Squinzano. Presente l'autore dell'opera, Beppe Longo, che ha già dato alle stampe 11 libri: nel 1995 il romanzo “Terra rossa”; nel 2000 “Cronaca di noi”; nel 2002 il romanzo “Fiori rosa”; nel 2005 (insieme con la figlia Mariangela) “Cronaca di noi – 2”; nel 2006 con la Casa Editrice Limina di Arezzo “Il Profeta Pantaleo”, biografia autorizzata di Pantaleo Corvino; nel 2009 “Chiesa di San Leonardo – Una ministoria di paese”; nel 2010 “Mare nostro…Quotidiano”; e nel 2011 “Corri dottore, corri”, biografia autorizzata del medico sportivo Giuseppe Palaia; nel 2014 “Braccialetti nerobianchi – Pagine di Cronaca di Noi e dintorni”; nel 2019 il romanzo d’ambiente “La Contessa del Negroamaro”, che ha avuto una menzione speciale nel “Premio eno-letterario Vermentino 2020” e nel 2020 “Quinzio in Quarantena”. Nel corso della manifestazione ci saranno intermezzi musicali a cura di Aurora Stamerra (piano) e Giulia Fornaro (flauto).