Siamo tutti pronti per un’“iniezione di autostima” firmata Beppe Longo, giornalista squinzanese e uomo di cultura, attivo anche nella vita politica del paese, fervido studioso e sostenitore del recupero della storia e dell’identità del nostro paese.
Già autore di diversi libri, Beppe non smette di creare, attraverso la sua penna, storie di vita, intrecci, trame e racconti, che emozionano e fanno riscoprire chi siamo. E continua a farlo con una nuova opera, “La Contessa del Negroamaro”, un romanzo d’ambiente che sarà al centro dell’incontro di domani, giovedì 2 maggio 2019, alle ore 19, in Piazza Plebiscito a Squinzano, ossia in quella che lo stesso giornalista ha definito essere stata un tempo “il cuore pulsante del paese, lì dove si svolgevano tutte le attività, dove ci si incontrava per contrattare il prezzo dell’uva o del grano, lì dove si andava per cercar giornata, o dove i cittadini diventavano ‘imprenditori agricoli’, lì dove, insomma, si è scritta in qualche modo la storia di Squinzano, con i suoi usi e costumi, con le sue abitudini, con i modi di fare della sua gente, quella gente che agiva e interagiva nei vecchi saloni da barba, nelle sartorie, o nei bar, veri e propri uffici di rappresentanza dei cittadini squinzanesi”. “È per questo che ho scelto Piazza Plebiscito come location ideale per l’incontro” - ha detto ancora Beppe Longo.
Saranno presenti il Sindaco di Squinzano, Gianni Marra, il Presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva, il Presidente del Circolo ‘San Nicola’, Michele Modesto, Gino Sisinni, Presidente Circolo ‘S. Vincenzo’, Cosimo Pierri, Presidente Pro Loco Squinzano, e Nicola Pierri, Presidente Società Operaia di M.S., oltre all’autore Beppe Longo, e ai relatori Dott.ssa Lella Sisinni e Mons. Luigi Manca, Direttore Ist. Sup. Scienze Religiose. Inoltre, l’incontro sarà arricchito dall’inaugurazione di una doppia mostra, nei locali del Circolo ‘S. Nicola’ e della ‘Società Operaia’, che rimarrà aperta fino al 12 maggio, con le opere degli artisti Luigi Spanò, Luigi De Mitri, Salvatore Cuzzupè, Anna De Donno, Alberto Giangrande, Annino Giannuzzi, Ornella Luciani, e da una ricca degustazione dei migliori vini del Salento, “il vino che rappresenta davvero- come ha dichiarato anche il giornalista squinzanese- un elemento cardine della storia di Squinzano, così come l’olio o la musica”. “Lo scopo del mio libro- conclude Longo- è quello di infondere coraggio e autostima nel cuore degli squinzanesi, provato e pieno di sconforto per tanti problemi che siamo stati e siamo costretti ad affrontare. Inoltre, sono felice di far rispolverare la memoria e far rivivere la nostra vecchia storia a chi c’era, ma anche e soprattutto di farla conoscere ai giovani, che non hanno vissuto la bellezza, la genuinità e la semplicità del nostro passato, fatto di piccole cose e di tanta umanità”.