I due giovani squinzanesi, viaggiatori e sempre alla ricerca di emozioni e nuove scoperte, si cimentano in questa nuova avventura che ha avuto inizio ieri e che spiegano così: "Il motivo per cui saliamo su un aereo è lo stesso per cui siamo qui a condurre questo podcast: non ci accontentiamo delle foto di un posto incredibile, vogliamo vederlo con i nostri occhi. E così delle storie di personaggi particolari, non ci basta vedere quello che si mostra  ma vogliamo arrivare ai retroscena, a quello che non si vede e non si conosce di una storia, di un traguardo, di un’impresa, in un modo che ci fa andare molto più veloce di un aereo: l’esperienza vissuta di qualcun altro". Interviste informali che saranno registrate presso Villa Cleopazzo a Squinzano, un luogo amato dai due trentenni, la loro terra natia nella quale ritornano sempre.
"Siamo molto felici che il podcast si tenga in questa location tanto cara agli squinzanesi, pronta ad accogliere tutte le storie che racconteremo; vogliamo immaginare che i muri della Biblioteca comunale restino impregnati di queste storie per fungere da ispirazione a chiunque la frequenterà oltre a chi ascolterà l'intervista online" - commentano i due blogger, accomunati dall'amore per i viaggi, dalla voglia di avventura, dalla sete di conoscenza.
Silvia, classe '92, lascia Squinzano a 19 anni per studiare al Politecnico di Torino e subito dopo la laurea si trasferisce a Malta. "Avevo bisogno di stare al caldo" - dice, raccontando della sua esperienza come web developer e dei suoi viaggi in tutta Europa, fino alla decisione di lasciare Malta e fare un salto nel vuoto per realizzare un suo grande desiderio: vivere in Australia. Qui ha sperimentato tanti lavori e stili di vita diversi, come ad esempio vivere in un'auto e completare in macchina il perimetro dell'Australia, compreso l'attraversamento del deserto da sola. "Tre anni e mezzo straordinari. Poi, complice sia la fine del visto che un bisogno di ritrovare dei punti di riferimento e un senso di appartenenza, sono rientrata a Squinzano da qualche mese. Il podcast è uno degli strumenti che sto utilizzando per trovare queste risposte. C'è già una prossima meta che mi attira, quando questa ricerca sarà finita. Ma per ora mi godo il Salento" - dice ancora Silvia che ha contattato Andrea mentre era ancora in Australia con l'intento di chiedergli un'intervista nella quale poter raccontare e rivivere il lungo percorso del 31enne squinzanese che ha girato il mondo in un anno, in compagnia di un pallone, visitando Russia, Mongolia, Cina, Myanamar, Thailandia, Laos, Vietnam, Malesia, Singapore, Filippine, Indonesia, Australia, Messico, Guatemala, Colombia, Brasile, Perù, Bolivia, Argentina, Portogallo e raccontando in parallelo la sua esperienza multiculturale su un blog divenuto sempre più popolare.

Dal loro incontro è nata poi l'idea e la voglia di unire le proprie energie cimentandosi nel ruolo di intervistatori, desiderosi entrambi di sapere se ci fossero dei punti in comune tra salentini/pugliesi che come loro hanno scelto percorsi alternativi o hanno fatto esperienze fuori dall’ordinario per capirne le difficoltà e quello che non emerge sui social, e di conoscere altre storie incredibili, altre avventure, altri personaggi di ispirazione, partendo proprio da Squinzano. "La curiosità che accomuna i viaggiatori" - lo spiegano così il loro nuovo progetto, che è partito ieri con l'intervista alla concittadina Angela Garzia, di ritorno da un viaggio in Antartide dove, a bordo della nave rompighiaccio Laura Bassi, ha studiato i delicatissimi equilibri del continente antartico. Nella prossima puntata invece, ospite della Biblioteca Cingolani, il pluricampione Fefè De Giorgi che racconterà tutti i suoi successi e le sue straordinarie avventure. Alla regia Emanuele Dell'Anna di Trepuzzi, l'editing è invece a cura della stessa Silvia, che ha maturato esperienza in tal senso grazie alla sua web series sull'Australia "Un giro intorno".
"Ringraziamo per la completa disponibilità e fiducia, che ci ha quasi commossi, la Pro Loco di Squinzano e la Biblioteca Comunale. Dopo tanti anni fuori mi son sentita davvero accolta e per questo spero di fare un lavoro migliore possibile per la comunità, raccontando queste storie. Spero saranno interessanti. Per qualsiasi consiglio su chi dovremmo intervistare, possono contattarci sulle pagine social" - dice infine Silvia, che ricorda i loro indirizzi:
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