Torna puntuale, come ogni anno, la Festa liturgica in onore di San Rocco, pellegrino e taumaturgo francese, venerato dalla Chiesa cattolica e Patrono di numerose città e paesi.
La vita del Santo, nato forse a Montpellier, è stata un continuo cammino e pellegrinaggio verso il Signore, tra la cura e l'assistenza agli ammalati di peste e ai bisognosi, arrivando a spingersi anche fino a Roma, il centro della cristianità. Dopo la sua morte, fu considerato da molti 'Il Guaritore', e il suo nome, che significa “quiete” e “riposo”, fu invocato nel corso delle ricorrenti pestilenze dell'epoca; anche il Regno di Napoli, di cui faceva parte Squinzano, fu interessato pienamente dalla sua intercessione e dai suoi prodigi, incrementando la fede nel Santo francese, che oggi viene raffigurato con un vestito da pellegrino, una piaga sulla coscia come segno della peste (di cui egli stesso si ammalò), un angelo che Lo conforta durante la malattia e un cane, a volte raffigurato mentre lecca le piaghe dell'appestato, altre volte con in bocca un tozzo di pane con cui avrebbe nutrito il Santo nel periodo della malattia.
E il 16 agosto scorso la comunità di Squinzano ha dato il via ai festeggiamenti in Suo onore, con le Celebrazioni Eucaristiche e il Santo Rosario; da ieri poi è iniziato il Triduo di preparazione che culminerà nell'appuntamento di domani, venerdì 21 agosto 2020, alle 19, con la Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Mons. Seccia, Arcivescovo Metropolita di Lecce, presso Largo Mater Domini; si esibirà, inoltre, il Concerto Bandistico di Angelo ed E. Musarò per alcune vie del paese. Sabato 22 agosto, si proseguirà con le Sante Messe alle ore 8.30 e alle ore 19, dopo la recita del Rosario e la preghiera in onore del Santo. Martedì 8 settembre, invece, appuntamento con la Tradizionale Celebrazione Eucaristica alla cappella della Madonna di Loreto.