Alcuni sfregi non riguardano soltanto i danni fisici alle cose, ma sono dolori nell'anima delle persone, nella storia di una città, nella memoria e nella cultura della stessa.
E a volte fanno più male del danno fisico in sè. "Un colpo al cuore per ogni galatonese e non. Hai ferito la nostra comunità", scrive infatti sul suo profilo Facebook Flavio Filoni, Sindaco di Galatone, che con queste parole ha commentato il vile gesto di un 36enne di Aradeo, A.C., che nella notte tra domenica e lunedì, avrebbe cercato di introdursi nella Chiesa del Santissimo Crocefisso della Pietà, luogo sacro che in qualche modo si interseca con la storia squinzanese, perché la concittadina Maria Manca, nel lontano 1618, portò proprio lì il garofano rosso, emblema e simbolo della storia della pia donna, per volere della Santissima Vergine, "una donna giovani dai capelli inrespati con fili d'oro", che le apparve mentre era intenta a raccogliere olive nel suo podere. L'uomo colto in fragrante da un consigliere comunale che in tarda notte passava da lì, avrebbe squarciato il grande portone di legno della Chiesa, nel tentativo di aprirla facendo leva tra le due ante con un mezzo di fortuna. Un piano fallito grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri della stazione di Galatone e di Gallipoli che hanno arrestato il 36enne; intanto la Diocesi fa sapere che l'opera sarà restaurata quanto prima.