C'è disagio, negli adolescenti di oggi. Una difficoltà sempre più evidente nella capacità di scindere la vita virtuale da quella reale, che porta a non poche problematiche, alcune volte irrimediabili.
Era successo già a Palermo, con la morte di Antonella, una ragazzina di dieci anni che per un gioco su Tik Tok, era morta soffocata nel bagno di casa. Una storia che si era ripetuta a Bari soltanto lo scorso lunedì, quando un bambino di 9 anni era stato trovato impiccato ad un attaccapanni, forse per un gioco finito male. E un altro episodio ancora, ha avuto luogo in una scuola del Nord Salento, e che ha visto protagonista una bambina di 9 anni, poi fortunatamente salvata, di cui si parlava su Quotidiano di Puglia nell'edizione di oggi, domenica 31 gennaio 2021. La studentessa avrebbe scelto il bagno della scuola per compiere il gesto, di cui ancora si sa ben poco, anche se l'ipotesi più accreditata è che anche lei stesse emulando gli altri coetanei nelle folli challenge proposte dall'applicazione Tik Tok, troppo spesso criticata in questi ultimi tempi per il fatto di permettere agli utenti, la maggior parte giovanissimi, di poter esporre la propria immagine senza alcuna protezione, fissando a 13 anni l'età minima per registrarsi.
La ragazzina salentina sarebbe stata poi salvata grazie al tempestivo intervento di alcune compagne di classe, che l'avrebbero vista utilizzare una corda; le amiche si sarebbero così insospettite e avrebbero lanciato l'allarme avvisando le maestre. In seguito sarebbe stata aperta un'inchiesta dalla Procura per i Minorenni di Lecce.