Il Lecce ha il giusto approccio ma nei primi 15-20 minuti soffre la Samp che si gioca la partita della vita e al 13' è fermata da una grande parata di Falcone.
Man mano il Lecce cresce, fraseggia, riparte, sfiora il gol su punizione con Strefezza e con Di Francesco, che si libera bene ma cicca il tiro, e nel recupero passa in vantaggio con una grande botta di (Numbale) Colombo.
Nella ripresa la Sampdoria pressa, ma il Lecce, magnificamente imperniato sui centrali (Pongracic, poi Baschirotto, e Umtiti) e Hyulmand è sempre stretto, corto, compatto e rischia poco, anche se intorno al 60° inizia ad avere difficoltà a ripartire. Tre cambi al 70° ridanno freschezza e velocità e proprio il subentrato Banda, su magnifico assist di Colombo, segna lo 0-2 con un magnifico tocco. Solo dopo la Samp ha qualche occasione ma il Lecce approda alla vittoria per la prima volta senza subire gol.
Si va alla pausa lontani dalla zona retrocessione ma il Lecce deve fare la corsa solo su stesso: 15 punti in 15 partite danno una proiezione finale di 38 punti che al 99 % significherebbe salvezza, visto anche il passo lento delle ultime tre.
In una partita in cui tutti sono andati alla grandissima inutile fare graduatorie di merito, quindi 3 citazioni:
Falcone, da un portiere con il cartellino di proprietà della squadra avversaria non è scontato aspettarsi una gara perfetta come la sua.
Il meraviglioso pubblico leccese, quello reale, che va allo stadio e alle trasferte, e non solo quando finisce la stagione del mare.
Dario Marcolin, un fuoriclasse del commento, che ti spiega la partita tatticamente e nei gesti individuali come può fare soltanto un centrocampista con centinaia di partite in A che ha preferito il microfono alla panchina. Certo, gli capitasse di leggere il web giallorosso si sparerebbe un colpo alla tempia, ma sono certo che sia così dappertutto, i famosi 55 milioni di commissari tecnici ai tempi di Bearzot. Arrivederci al 4 gennaio!