Sicurezza su più livelli per tutte le sedi di Guardia medica.
Il Direttore Generale ASL Lecce, Ottavio Narracci, ieri mattina ha illustrato al prefetto di Lecce, Claudio Palomba, i contenuti del Piano messo a punto dalla ASL per garantire che l’attività dei medici del Servizio di Continuità Assistenziale (SCA) possa svolgersi in un’adeguata cornice di sicurezza e tranquillità, sia all’interno delle sedi delle guardie mediche sia all’esterno, nel corso delle visite domiciliari.
Durante l’incontro, al quale ha preso parte il Direttore Amministrativo ASL Lecce Antonio Pastore, il prefetto ha apprezzato l’attività svolta e le misure approntate dalla Direzione Generale con il contributo delle diverse strutture aziendali coinvolte. Il prefetto Palomba ha quindi chiesto a Narracci la disponibilità per la convocazione, a stretto giro, del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, allargato alla partecipazione dell’Ordine dei medici, in modo da portare a termine il lavoro già avviato nella seduta del 12 marzo scorso.
Nel dettaglio, il piano ASL prevede tre linee di sviluppo, con interventi di tipo organizzativo, logistico e tecnologico, in parte già attuati o in via di predisposizione. Sul primo versante si prevede l’apertura delle sedi di Guardia medica sino alle 22.30, in attuazione del contratto già in essere, mentre negli orari successivi sarà possibile effettuare consulenze telefoniche. L’altra novità riguarda la formazione specifica, per i medici di continuità assistenziale, sui temi della prevenzione e gestione del rischio. In ogni caso, su orari di espletamento del servizio ed eventuale potenziamento del personale la ASL acquisirà il parere, in tempi brevi, da parte del Comitato Permanente Aziendale della Medicina Generale.
Per gli aspetti logistici, il Piano prevede l’istituzione di un servizio di vigilanza mobile tra le sedi di Guardia medica, a cura dell’istituto di vigilanza aziendale. Inoltre, dal prossimo 1° giugno sarà attivato il servizio di accompagnamento dei medici in visita domiciliare, gestito da una ditta di trasporti esterna. Si tratta delle cosiddette “auto di sicurezza” inviate su richiesta del medico, il quale avrà la possibilità, in caso di necessità e grazie ad un dispositivo elettronico, di allertare l’autista, a sua volta collegato ad una centrale operativa.
Riguardo all’impiego delle tecnologie, la sicurezza dei medici potrà contare anche sul rafforzamento del sistema di videosorveglianza e videocitofonia su tutte le sedi di continuità assistenziale, che saranno anche dotate di telefoni digitali per il riconoscimento del numero chiamante.
La Direzione Generale ASL sta comunque lavorando alla più larga condivisione possibile del Piano per la sicurezza delle Guardie mediche, di cui tiene costantemente informato il Dipartimento regionale della Salute. Infatti, dopo averne già illustrato i contenuti all’Ordine dei medici e oggi al prefetto, li presenterà nei prossimi giorni alle organizzazioni sindacali di categoria.