Molti dubbi per Baroni contro il Benevento, ma ci sarà il neo acquisto Gargiulo

di Oronzo Valletta 09 Settembre 2021

Che indicazioni si possono trarre, dalle risposte di Baroni in conferenza stampa, sul Lecce che domani sera giocherà a Benevento?

In difesa non ci dovrebbero essere dubbi su Gabriel in porta e sui centrali, che saranno Tuia e Lucioni. Ma forse ci sono sui terzini: il mister ha detto che Calabresi (un poco più avanti) e Barreca hanno una grande voglia di giocare e questo positivo atteggiamento mentale certamente li aiuterà a sopperire ad una condizione fisica non ancora ottimale. Tradotto, considerato che il Benevento - gioca con il 4231  - è molto pericoloso sugli esterni alti (Insigne, Improta, Elia) è probabile che a destra Calabresi, più difensore, venga preferito a Gendrey. A sinistra invece Gallo (ristabilitosi dal problema al ginocchio), più disciplinato tatticamente, sembra favorito su Vera (ma nessuno dei due sembra avere davvero convinto Baroni), magari con Barreca subentrante nel corso della partita (ma in certe gare un pensierino al poliedrico e rapido Meccariello terzino sarebbe azzardato?)

Nei tre di centrocampo quasi certamente giocherà dall'inizio il neo arrivato Gargiulo ("ha molte probabilità di giocare" ha detto Baroni) nel tentativo di dare al centrocampo un ritmo meno compassato e cercare più inserimenti e verticalità e meno fraseggio (magari con Listkowski e in futuro Helgason a dargli il cambio). Per gli altri due posti sono in lizza i "mediani" Blin, Hyulmand e Mayer, più indietro nelle gerarchie Bjorkengren, che pure lo scorso anno sorprese per sagacia tattica e gli ottimi tempi d'inserimento. Probabile che proprio in questo reparto occorra trovare presto una quadra: la qualità sembra esserci ma pure poca chiarezza d'idee, soprattutto sulle caratteristiche dei singoli: l'intenzione dichiarata è quella di giocare con un play interditore a protezione della battutissima difesa ed erano stati individuati nel ruolo Blin e Bjorkrengren, con Hyulmand "tuttocampista" per non "limitarlo" (?) come play. Prima del Como, però, c'è stato un ripensamento, con Baroni che, "dopo averlo osservato meglio", ha ribattezzato (e poi schierato) il danese come centrale.

Di certo schierando un play con prevalente, se non quasi esclusiva, mansione d'interditore, la qualità delle giocate va cercata più avanti, con gli interni (e non sembrano adatti altri due mediani passisti abituati ad anni di fraseggio) e soprattutto con gli esterni alti, dove domani per due posti sono in ballottaggio Strefezza, Di Mariano (favoriti rispettivamente a destra e sinistra), Paganini e Olivieri (pronti a subentrare). 

In avanti Coda, unica vera punta con Rodriguez, che potrebbe subentrare dalla panchina (anche per un eventuale cambio di modulo, con passaggio alle due punte). 

Sta di fatto che questo Lecce - ecco perché ci vuole tantissima pazienza - per ora sembra pagare a caro pezzo il passaggio ad una "filosofia" di gioco ben diversa da quella degli scorsi anni, spesso facendo confusione. Non a caso Baroni, anche stamattina (e non è la prima volta) ha quasi sussurrato che, soprattutto con le squadre che giocano "sotto palla" come il Como, si vanificano con un "eccessivo e inutile possesso" alcune situazioni importanti che si creano nella partita, che invece - pare di capire - per il mister richiederebbero più rapidità e verticalità per arrivare subito in porta.

Sotto questo punto di vista contro il Benevento, come organico indubbiamente una delle primissime squadre del torneo, tatticamente la partita sarà più facile di quella contro il Como. I sanniti non potranno infatti limitarsi ad aspettare il Lecce ma dovranno fare la partita, creando più pericolosità ma anche lasciando più spazi, nei quali, si spera, il Lecce cominci a farci vedere qualcosa.

Tre anni fa, contro un Benevento pure allora retrocesso e favoritissimo, anche se era la prima e non la terza giornata, dal nulla (precampionato non entusiasmante) sbucò fuori il Lecce di Liverani, sciorinando un calcio magnifico che - nonostante la rimonta di tre gol subiti in quella partita - da lì alla fine del torneo avrebbe portato il Lecce in A. Speriamo che anche domani, comunque prosegua il campionato, salti improvvisamente fuori un Lecce che, almeno nella prestazione, ci aiuti a sperare ed avere pazienza.

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