Quando devi dare ogni partita il 200% per sopperire al gap tecnico (inevitabile al primo anno di A e con tanti giovani e/o esordienti)... quando lo hai fatto, sempre o quasi,
riuscendo lodevolmente a dare più di quanto potevi, facendo 27 punti... un calo, mentale e/o fisico e/o di forma (dei singoli e generale) può capitare. Con il trascorrere delle giornate vengono fuori i veri valori (oggi dai 28 dell'Empoli in giù trovi in zona salvezza le squadre che devono starci) e cominci ad avvertire l'enorme sforzo fatto.
Sta capitando al Lecce da dopo Bergamo (ma pure all'Empoli): quando la tensione e l'attenzione si abbassano (umanamente, ma pure il troppo rumore anticipato contribuisce), poi è difficile ritrovare subito il filo giusto quando cerchi di tornare al solito standard.
Oggi i giallorossi hanno tentato di farlo nei primi 20 minuti, poi il terribile 1/2 dei granata, che marcavano a uomo in ogni zona del campo ed erano fisicamente superiori. Per ribaltarla sarebbe servito un altro Lecce, invece il momento di forma generale dei giallorossi, molto precario, ha prodotto soltanto un paio di tiri in porta ed amplificato le lacune che ci sono sempre state (soprattutto fare la partita nelle situazioni in cui occorre), anche "durante" i 27 punti, perché i giocatori erano sempre quelli, non essendo stato ceduto alcuno dei titolari.
Ed allora analisi e riflessioni sì, ma al bando inutili polemiche e tutti compatti: se il Lecce ha fatto finora 27 punti - con gli stessi giocatori di oggi - deve solo trovare il modo di uscire dal calo per riprendere a fare quelli che mancano, ne servono sempre 8 in meno della terzultima.