“Non credo esistano parole giuste per descrivere o lenire il dolore di chi perde una figlia, una sorella, una amica. Sarebbe più opportuno rimanere in silenzio,
nello stesso silenzio nel quale Maria la madre di Gesù ha sostato sotto la croce. Quel silenzio dobbiamo fare nostro, non un silenzio sterile, sconfitto, sottomesso, ma un silenzio che si fa canto, musica, armonia, un silenzio che custodisce la vita dell’altro”. Con queste parole l’arcivescovo Michele Seccia ha salutato ieri sera i genitori di Julie, prima della celebrazione eucaristica nella cattedrale di Lecce, presieduta da Padre Paolo Quaranta, ministro provinciale dei Frati minori del Salento, e concelebrata da don Salvatore Corvino, direttore del Servizio diocesano di pastorale giovanile e Padre Francesco Lugarà, incaricato diocesano della pastorale universitaria presso l’ateneo leccese.
La comunità accademica dell’Università del Salento e l’intero mondo giovanile cittadino, infatti, sono scossi, in questi giorni difficili e complessi, per la morte della giovane studentessa francese ritrovata senza vita nella sua casa leccese. Julie era arrivata a Lecce da poche settimane, certamente entusiasta e piena di meraviglia. Cercava accoglienza e casa, ha trovato morte.
Gli Uffici di pastorale giovanile e pastorale universitaria della diocesi di Lecce, dopo essersi fatti vicini ai familiari di Julie, d’accordo con il rettore dell’Università del Salento, propongono agli studenti universitari di Lecce, e a quanti vogliano aggiungersi ad essi, di prendere parte ad un momento di preghiera che si terrà, ad un mese dalla morte della povera Julie, mercoledì 22 novembre, alle 19.30 presso la Chiesa di San Luigi, a Lecce.