Un'altra donazione d'organi all'Ospedale “Vito Fazzi”: i familiari di un uomo di 44 anni, deceduto per le conseguenze gravissime di un danno neurologico, hanno acconsentito al prelievo.
La macchina della solidarietà, conclusa l'osservazione di morte cerebrale, è stata avviata: gli organi del donatore salentino andranno ad accendere nuove "fiammelle" in giro per l'Italia. In nottata le èquipe chirurgiche hanno portato a termine l'impegnativo lavoro in sala operatoria, dopo di che il fegato prenderà la via di Bari, le cornee andranno alla Banca degli Occhi di Mestre e i reni viaggeranno verso la destinazione che sarà nel frattempo individuata.
E' il terzo prelievo multiorgano nel solo mese di maggio, ottavo nella Asl Lecce in questi primi cinque mesi del 2017. «Sta accadendo qualcosa di straordinario - commenta Silvana Melli, direttore generale Asl Lecce - nel nostro Salento: l'indice di opposizione al prelievo è sceso al 16%, il più basso di Puglia e uno dei più bassi d'Italia. Vuol dire che la cultura della donazione sta diventando parte integrante del comune sentire delle persone, di famiglie sensibili e altruiste come quella del 44enne scomparso oggi: a loro va il ringraziamento di tutta la ASL Lecce e mio personale».
Giuseppe Pulito, primario della Rianimazione del “Fazzi”, e Filippo De Rosa, coordinatore locale per i prelievi e i trapianti, confermano il trend positivo e l'importanza che, assieme alle manifestazioni di assenso da parte dei familiari, cresca in modo costante e duratura tra la popolazione la consapevolezza di partecipare ad una comune e condivisa cultura della donazione.