Nato nel 1914 da genitori di origini leccesi, Vittorio Bodini diventa presto un nome noto e conosciuto dai più. Dopo essersi diplomato al Liceo "Palmieri" di Lecce, entra a far parte del settimanale
"La Voce del Salento" e in seguito fonda il Futurblocco leccese, rappresentando un grande attivista nel mondo giornalistico e culturale locale, oltre che ad essere considerato tra i maggiori interpreti e traduttori italiani della letteratura spagnola. E fu proprio dopo l'importante e produttivo periodo trascorso in Spagna che, una volta fatto rientro a Lecce, Bodini pubblica "Il Sei-Dita e altri racconti", uno dei suoi più celebri racconti, il cui titolo rimanda ad una malformazione genetica molto diffusa in alcuni paesi del Sud-Ovest della Spagna, e in cui si riportano, alternando toni comici ad altri cupi e grotteschi, alcuni dei suoi più bei racconti ermetici e memoriali tratti da La lobbia di Masoliver, i vivaci reportage del volontario esilio iberico e le narrazioni di argomento regionale.
L'opera letteraria (riproposta dall'editore Besa Muci in una nuova edizione), dello scrittore leccese, morto a Roma nel 1970, e che mette in scena una vera commedia della leccesità con un testo carico di surrealismo e simbologia popolare, sarà presentato oggi, martedì 30 agosto 2022, alle ore 21.00, presso il Museo archeologico di Cavallino per il ciclo "Verso la Notte dei poeti".