Malcontento e proteste tra i fedeli e i cittadini di Carmiano e Magliano, che sulla tomba dei propri cari non potranno più lasciare oggettini, ricordi, fotografie, peluche o quant'altro.
Lo avrebbe deciso il priore della Confraternita San Giovanni mettendo in atto un'operazione cosiddetta "di decoro", per, come recita il cartello appeso all'ingresso delle cappelle, "rendere più sobrie e ordinate le sepolture e permettere di leggere il nome inciso sulla lapide affinchè si individui subito il defunto sepolto".
Un'iniziativa che comunque non ha interessato l'intero cimitero, per metà gestito dalla casa comunale insieme alla Confraternita dell'Immacolata.
La protesta dei cittadini monta ancor di più, poi, quando questi si accorgono che molti degli oggetti e degli effetti personali posti sulle lapidi dei propri cari, erano stati rimossi dagli operatori cimiteriali, in linea con quanto deciso dal priore della Confraternita. "Questo provvedimento è una vergogna", - affermano all'unisono i parenti dei defunti. "Condividiamo l'idea che la pulizia e il decoro vanno sempre rispettati, ma privarci di semplici ricordini che portiamo simbolicamente ai nostri cari è inammissibile". Dal canto suo il priore ha ribadito la sua posizione precisando che: "alcune lapidi sono decorate esageratamente. Agiamo nel rispetto del decoro, della pulizia e del regolamento comunale. Nessuno degli oggetti, inoltre, è stato gettato via ma sono solo stati messi da parte". E intanto il Sindaco di Carmiano, Gianni Erroi, fa sapere che prenderà in mano la situazione cercando un confronto con gli interessati per capire come muoversi e placare la polemica.