Si è conclusa “La Notte della Ricerca Biomedica” organizzata da ASL Lecce e Salento Biomedical District, all’interno della “Notte europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici”
di Unisalento, in collaborazione con il Comune di Arnesano.
Nel Palazzo Marchesale di Arnesano si sono susseguiti simposi di presentazione di casi clinici con medici, ricercatori e docenti universitari e con un certamen finale tra studenti di scuole superiori salentine ad indirizzo biomedico.
Nella presentazione dell’evento sono intervenuti il Sindaco del Comune di Arnesano Emanuele Solazzo, il Presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, il Presidente dell’Ordine dei Medici Donato De Giorgi, il Direttore del Centro di Nanotecnologie dell’IIT e Responsabile del Salento Biomedical District Massimo De Vittorio (da remoto), il Direttore generale di ASL Lecce Stefano Rossi e il Rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice.
Nei simposi di presentazione di casi clinici si è parlato di: “Ospedale sicuro (Ho-Safe): test-bed europeo di infection-free hospital” con il Prof. Alessandro Sannino (UniSalento) e il Prof. Franesco Broccolo (UniSalento & Comitato Infezioni CICA ASL LE); di “Nuove frontiere nella diagnostica dei tumori cerebrali” con il Prof. Ferruccio Pisanello (IIT) e il Dr. Emilio Lozupone (Neuroradiologia P.O. Fazzi); di “Tumore al pancreas e nanotecnologie per nuove strategie terapeutiche” con la Dr.ssa Loretta Del Mercato (CNR Nanotec) e il Dr. Marcello Spampinato (Chirurgia P.O. Fazzi); di “Nanoparticelle per incrementare la radiosensibilità delle cellule tumorali” con la Prof.ssa Anna Caricato (UniSalento) e la Dr.ssa Caterina Capomolla (Fisica Sanitaria P.O. Fazzi).
È seguito un certamen, una competizione tra studenti delle scuole superiori salentine con sezioni a curvatura biomedica. Hanno partecipato: il Liceo Banzi di Lecce, il Liceo De Giorgi di Lecce, l’IISS Lanoce di Maglie, l’IISS Mattei di Maglie, l’IISS Don Tonino Bello di Tricase, il Liceo Scientifico Da Vinci di Maglie, il Liceo Palmieri di Lecce, l’Istituto Tecnico G. Deledda di Lecce.
Ogni scuola ha partecipato al certamen con un progetto di ricerca che gli studenti, in team da 5, hanno presentato al pubblico e alla giuria. La giuria, composta da esponenti del mondo della ricerca e dell’università e dagli enti organizzatori, ha decretato il vincitore: ha vinto il Liceo Scientifico Da Vinci di Maglie con il progetto ‘Hi TeCa’ su cateteri ad alta tecnologia per prevenire infezioni ospedaliere.
L’IISS Alberghiero Presta-Columella di Lecce ha curato il catering e i servizi di accoglienza, il Liceo Artistico e Coreutico Ciardo Pellegrino di Lecce ha curato il reportage video e fotografico.
Nel corso dell’evento si è tenuto l’happening di danza ‘Le sorelle’ (Regia e coreografia Annamaria De Filippi) in cui cinque danzatrici professioniste, con donne e uomini e utenti del Centro per la Cura e la Ricerca sui Disturbi dell’Alimentazione del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Lecce hanno messo in scena il racconto della loro emancipazione. Inoltre, nell’atrio del Palazzo Marchesale, il Centro di salute mentale di Campi Salentina ha esposto il progetto di agricoltura sociale ‘Coltiva te stesso’.
“Questo evento è un connubio tra ASL, università, ricerca, clinica ospedaliera e scuola. Gli studenti, con il certamen, portano qui un valore innovativo eccezionale, che genera grandissimo entusiasmo. Il filo rosso è la ricerca, che in ASL Lecce impegna numerosi clinici, in molteplici ambiti, ogni giorno e in prima linea. Ringrazio tutti coloro che a vario titolo hanno reso possibile l’evento, a incominciare dal Comune di Arnesano che ha messo a disposizione un gioiello architettonico come il Palazzo Marchesale”, - ha dichiarato il Direttore generale di ASL Lecce Stefano Rossi.
“La Notte della Ricerca Biomedica dà lustro e prestigio alla nostra comunità. Fa conoscere le nostre bellezze artistiche e architettoniche e soprattutto costituisce un piccolo nostro contribuito alla ricerca scientifica, biomedica e alla tutela della nostra salute” - ha dichiarato il Sindaco di Arnesano Emanuele Solazzo.
“Nei giorni scorsi si sono laureati nella nostra Università i primi ingegneri biomedici, mentre nell’incontro di oggi gli studenti delle scuole superiori possono, entrando in contatto con il mondo della ricerca biomedica, alimentare una passione nascente e cominciare a coltivare quest’interesse per il futuro. È un cerchio che si apre e si chiude: abbiamo immesso sul mercato del lavoro competenze che possono contribuire a far crescere le imprese del settore già localizzate in questo territorio, e intanto promuoviamo la formazione in campo biomedicale tra questi giovani studenti. Quello biomedico è un settore che può crescere solo così, con la formazione di competenze qualificate e con la creazione, grazie a collaborazioni come quella che ha portato all’organizzazione di questo incontro, di un ambiente fertile per lo sviluppo territoriale” - ha commentato infine il Rettore Fabio Pollice.