"Ho visto la morte in faccia". E' uno dei sentimenti e dei pensieri più condivisi tra i passeggeri del traghetto della Grimaldi Lines in viaggio nel Mar Ionio a nord di Corfù,
sul quale l'altro ieri notte è scoppiato un vasto incendio probabilmente avuto origine da un camion nella stiva dove c'erano i Tir e i loro autisti. Trecento, circa, i passeggeri a bordo, compresi 51 membri dello staff. Fino a ieri sera, era di 12 il bilancio delle persone scomparse. Un incendio che ha distrutto l'imbarcazione, facendo temere il peggio. "Ho pensato davvero di morire, è stato terribile. Sono stordito ma felice di essere ancora vivo"- racconta al Quotidiano un imprenditore di Brindisi che era a bordo della nave. Gente che urlava e correva, fiamme, fumo, aria irrespirabile, e i membri dell'equipaggio che invitavano i passeggeri ad uscire dalle proprie stanze. Sarebbe questo lo scenario vissuto dagli sfortunati passeggeri, vivendo come in un incubo. Per non parlare dell'arrivo sulle scialuppe. A raccontarlo è lo stesso imprenditore che lo ricorda come uno dei momenti peggiori. Troppe le persone su ogni scialuppa, strette tra di loro, tra freddo e confusione generale. Unica circostanza favorevole il mare calmo. L'arrivo della Guardia di Finanza avrebbe poi rappresentato per molti motivo di speranza e uno spiraglio di salvezza. Al momento sarebbe stato scongiurato il rischio inquinamento, una delle preoccupazioni maggiori oltre a quella di mettere in salvo i passeggeri, 64 dei quali sarebbero italiani. Intanto le autorità locali indagheranno sull'accaduto, avvalendosi anche delle testimonianze dei passeggeri a bordo. La Euroferry Olympia pesa 32.533 tonnellate e ha una capacità di 200 tir; il suo primo viaggio avvenne nel 2014 ma, come raccontarono in seguito alcuni passeggeri, furono tanti i disservizi riscontrati tra inciviltà, posti occupati a caso, gente seduta per terra, bagni sporchi, inagibili o maleodoranti, personale assente e poca sicurezza. "E' stato come viaggiare su un carro bestiame"- è uno dei commenti più forti di alcuni passeggeri, che a quel tempo avrebbero sfogato le loro recensioni negative sul sito web "Trustpilot".