Sarebbero cinque mila e seicento le mascherine chirurgiche sequestrate ieri dai funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dalla Guardia di Finanza al porto di Brindisi.
In seguito ad un controllo, infatti, sarebbe stato fermato un mezzo pesante proveniente probabilmente dalla Bulgaria, così come riportato da Quotidiano di Puglia, al cui interno sarebbero state ritrovate, ben nascoste, le oltre cinquemila mascherine chirurgiche prodotte in Cina senza documentazione che attestasse la sicurezza delle stesse. I dispositivi di protezionale individuale sarebbero arrivati in Italia come merce di contrabbando per poi essere venduti sul territorio. Il conducente dell'autoarticolato e il titolare della ditta verso cui il materiale era destinato, saranno adeguatamente sanzionati.