Una nuova "stretta" in arrivo in merito alla questione 'Coronavirus'; regole più rigide e severe necessarie al contenimento della diffusione del Covid-19, e che partiranno proprio dalla limitazione di orari e uscite per evitare assembramenti di alcun tipo.
A Natale e a Capodanno, ad esempio, sarebbero consentiti gli spostamenti solo per i piccoli Comuni al di sotto dei 5mila abitanti (che sarebbero in tutto 85), e massimo entro i 30 km. Si pensa poi di rendere zona rossa, o arancione, l'Italia intera, nei giorni festivi e prefestivi, considerati "più a rischio", prevedendo chiusure per negozi, bar e ristoranti. La decisione arriva dopo i preoccupanti dati dei contagi in Italia, e dopo aver preso coscienza dei comportamenti indisciplinati dei cittadini, affollati nelle piazze o nei centri commerciali di varie città italiane, spinti dal consueto e abitudinario shopping natalizio. Una situazione accaduta anche in centro a Lecce, dove si sono registrati massicci flussi pedonali, in particolare all'incrocio tra via Trinchese e via Cavallotti, ma anche in Piazza Sant'Oronzo. E proprio di "abitudini che ci potrebbero costare care" ha parlato il Sindaco di Polignano a Mare e Presidente di Anci della Puglia, Domenico Vitto, invitando i cittadini ad interrompere quelle radicate abitudini di noi tutti, come ad esempio il pranzo domenicale con i parenti, che altro non rappresentano che facili occasioni di contagio, da evitare per il bene di tutti. Vietato anche, in molte città, il momento dello spritz e dell'aperitivo al bar, occasioni di incontro in cui spesso non si rispettano le regole basilari del distanziamento fisico.
Pugno duro, quindi, dal Governo, anche e soprattutto dopo l'incontro di ieri con il Comitato tecnico-scientifico, in seguito al quale sarebbe emersa l'ipotesi di un lockdown che potrebbe durare 12 giorni, dal prossimo weekend e fino all'Epifania. Altra ipotesi, anticipare il 'coprifuoco' alle 20 o alle 18, fino alle 5 del mattino; ad eccezione della notte di Capodanno, in cui il coprifuoco vigerà fino alle 7 del mattino.
Una decisione questa che potrebbe giungere nelle prossime ore, in seguito ad un incontro e ad un confronto con le Regioni. Una situazione che, però, solleva le preoccupazioni del premier Conte in merito alle difficoltà economiche che, in seguito alla chiusura di bar, attività e ristoranti, i gestori incontrerebbero, e che li porterebbe a chiedere un ulteriore sostegno economico.