Monastero di Sant'Elia: una conferenza per programmare il futuro

di Mirto De Rosario 04 Dicembre 2021
Recupero e rilancio. Il futuro del monastero di Sant’Elia passa da queste parole d’ordine.
Ed il percorso di riqualificazione deve necessariamente scaturire da una pianificazione condivisa, che parta dal basso e metta insieme pubblico e privato, nelle scelte da compiere e nelle decisioni da adottare.    
 
Queste le premesse dell’incontro programmatico che si è svolto oggi, sabato 4 dicembre, presso il monastero di Sant’Elia, convocato dalle amministrazioni comunali di Trepuzzi, Squinzano e Campi Salentina, dal 2001 proprietarie dell’immobile.
 
Alla presenza del sindaco di Trepuzzi, Giuseppe Taurino, del commissario e vicecommissario prefettizio di Squinzano,Beatrice Agata Mariano e Vincenzo Calignano, e della vicesindaco di Campi, Laura Palmariggi, si è finalmente posto il primo tassello per la tanto attesa riqualificazione dell’intera area del monastero, che comprende il nucleo centrale, con il convento risalente al XVI secolo, e tutta l’area circostante, la tenuta ed il parco archeologico.  
 
“Abbiamo voluto organizzare questo incontro per dare innanzitutto un segnale di presenza e di attenzione per il monastero di Sant’Elia -ha detto Giuseppe Taurino- e quindi per iniziare a tracciare le linee guida nel progetto di recupero e di utilizzo di questo straordinario bene. L’intenzione è quella di favorire il potenziale culturale e storico che il complesso sviluppa nella sua intera superficie, affinché costituisca un’attrattiva strategica per il Salento. Ovviamente per rimettere a posto una struttura così imponente occorrono investimenti importanti. Ecco perché puntiamo a partecipare ai bandi pubblici che ci consentano di recepire le somme adeguate, a partire dagli stanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che costituisce certamente un’opportunità da sfruttare”.
 
“Sant’Elia è un luogo magnifico -ha aggiunto il sindaco di Trepuzzi nel suo intervento- e verrà valorizzato nella maniera adeguata. E’ collocato in un punto geograficamente strategico, e l’idea è quella di costruire un percorso virtuoso unico nel suo genere, che parta dalla zona della Madonna dell’Alto e includa appunto il monastero e poi il Percorso della Salute, per giungere fino all’abbazia di Cerrate.  Un progetto ambizioso che proprio per questo motivo ha bisogno della collaborazione di tutti, enti pubblici, operatori culturali ed operatori economici”.      
 
Un concetto ribadito dalla commissaria del Comune di Squinzano, Mariano.
 
“Abbiamo dinanzi a noi una sfida che non intendiamo sottovalutare -ha affermato- con l’obiettivo finale di dare nuova vita al monastero. Metteremo in campo le energie migliori e più incisive, perché la collaborazione e l’inclusione devono costituire l’ossatura per qualsiasi progetto di rinascita. Sant’Elia rappresenta senza dubbio una ricchezza dal punto di vista culturale da cui tutto il Salento non può prescindere”.   
 
“Campi Salentina è pronta a sostenere ed appoggiare un serio piano di riqualificazione per il complesso del monastero -ha sottolineato Laura Palmariggi- perché come amministrazione siamo molto attenti alla rivalutazione del patrimonio artistico e culturale non solo del nostro comune ma anche del territorio circostante. Abbiamo già delle idee che poi discuteremo nell cabina di regia e valuteremo insieme quelle che meritano di essere realizzate”.  
 
Durante l’incontro, che ha visto la partecipazione numerosa di cittadini, esponenti delle associazioni e degli organi di stampa, sono state avanzate alcune proposte di utilizzo futuro del convento, che verranno successivamente vagliate ed eventualmente attuate.        
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