e valutare delle soluzioni. Un iter del tutto naturale, che milioni di donne al mondo compiono ogni giorno. Non fosse per il fatto che il ginecologo barese avrebbe offerto alla donna dei rapporti sessuali per farla guarire dal papilloma virus. Era questa, infatti, la diagnosi ipotizzata del medico durante la visita, una visita che ad Annamaria è sembrata subito anomala, con comportamenti invadenti e poco consoni a quelli di un medico, soprattutto verso la fine della visita quando l'avrebbe addirittura palpeggiata rivolgendole apprezzamenti fisici abbastanza spinti. Subito dopo la visita, Annamaria è combattuta tra la paura e la preoccupazione di avere un tumore e la rabbia nei confronti del ginecologo per il modo in cui era stata trattata e per la convinzione maturata da lì a poco che il 68enne barese si fosse comportato allo stesso modo anche con altre donne o ragazze meno forti di lei e perciò incapaci di opporsi.

"Ho capito subito di essermi trovata di fronte non ad un professionista, ma ad un uomo che stava approfittando del suo ruolo. Anche grazie al supporto del mio avvocato, ho deciso con coraggio di denunciare il fatto; lo dovevo a me e a tutte le altre donne che hanno vissuto la mia stessa esperienza, alcune delle quali, purtroppo, spesso non riescono a difendersi o ad opporsi" - dichiara la donna al Giornale 'La Repubblica'.

Accertatasi del suo stato di salute e solo dopo aver scongiurato qualsiasi tipo di malattia, Annamaria si rivolge al noto programma televisivo di Italia 1, "Le Iene", che ha smascherato il medico secondo il quale molte donne erano guarite dal papilloma virus dopo aver avuto rapporti sessuali non protetti con lui. 
Dopo Annamaria, tantissime ragazze hanno poi denunciato l'uomo, sul quale sta ora indagando la Procura di Bari e nei confronti del quale anche l'Ordine dei Medici dovrà prendere una decisione a suo carico.