“Sacre Armonie-Passio Christi”, il Duomo ospita il concerto del Martedì Santo

La musica della Settimana Santa offre, da sempre, molti spunti di riflessione attraverso i brani eseguiti dai vari organici diffusi in tutta Italia.

Anche nel Salento tale tradizione è molto consolidata attraverso i vari eventi che propongono lavori di tanti compositori. Questi ultimi hanno scritto pagine impregnate di intense tinte legate ai riti della settimana; si tratta, specialmente, di brani vocali sostenuti da diversi organici strumentali in cui emergono diversi itinerari sonori legati fortemente al vissuto dell’ascoltatore in cui egli stesso può essere protagonista attivo tra emozioni e suggestioni. Un’occasione ci viene offerta dal concerto che si terrà domani, martedì 16 aprile 2019, alle ore 20, presso il Duomo di Lecce, “Sacre Armonie – Passio Christi”, promosso dall’Associazione “Mozart Italia” – sede di Lecce, insieme con l’omonima Arcidiocesi, l’Orchestra da Camera di Lecce e del Salento e la Società di Storia Patria – sezione di Lecce. Si tratta di un concerto per soli, coro, organo e archi; gli interpreti saranno Angela Lomurno (soprano), Maria Scogna (mezzosoprano), Federico Buttazzo (tenore), Giorgio Schipa (baritono), Francesco Scarcella (organo) e Luigi Mazzotta (direttore). I brani della serata riguardano compositori come J. S. Bach, S. Mercadante, A. Lotti, J.S. Zelenka e P. Cafaro. L’intensa vocalità imperversa nella scelta dei brani e l’ascoltatore potrà immergersi ne “Le ultime settime parole di Nostro Signore Gesù Cristo”, oratorio per voci soliste, coro e orchestra d’archi di Mercadante, in cui i forti contrasti realizzati dall’orchestra,         costituita da sole viole, violoncelli e contrabbasso, e dalle voci realizzano un “doloroso” itinerario sonoro in cui spesso le tinte scure prendono il sopravvento e abbandonano il fedele nei suoi dubbi, nelle sue incertezze. Il compositore, tuttavia, tenta di illuminare tale percorso attraverso delle incursioni armoniche mirate e programmate in cui il fruitore può individuare delle soluzioni alle sue ansie, ai suoi timori poiché la Salvezza non è mai dimenticata da Mercadante. Il “Crucifixus” di Lotti, a 8 voci in do minore, sezione più nota di una composizione più ampia, il “Credo” in fa per coro e orchestra, proietterà il pubblico in una dimensione tridimensionale. Le voci si inseguono e si attardano affinché l’echeggiare misurato del testo possa sincronizzarsi con l’ascoltatore e condurlo in forte momento di meditazione e retrospezione emozionale utile a dare risposte al gesto di Cristo.

Il “Tenebrae factae sunt” (responsorio composto in occasione del venerdì santo) di Zelenka potrà offrire ulteriori spunti correlati al contrappunto in cui le voci formano un unico fascio sonoro al fine di avvolgere l’ascoltatore. Quest’ultimo potrà seguire, successivamente, il Preludio tratto dal “Preludio e fuga in Mi minore” BWV 548, brano organistico di Bach. Il “Christus factus est” (per soprano, coro e archi) del galatinese Cafaro, è un inedito, finalmente fruibile grazie al paziente lavoro di trascrizione del maestro Giovanni Acciai. Il brano fa parte di una composizione più ampia, il Graduale della Missa in Cena Domini e impreziosirà il concerto attraverso l’attento connubio tra testo e suono.

Ilaria Bracciale

Redattrice

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(Henri Bergson)

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