Come si ricorderà, mons. Ruppi morì dopo aver lottato con la malattia e la sofferenza presso la Casa per anziani “Fondazione Giovanni XXIII” di Alberobello, sua città natale, struttura che egli considerava come una sua creatura.

Arcivescovo di Lecce per oltre vent’anni (dal 1988 al 2009) grande è stato l’impegno pastorale e sociale di mons. Ruppi a favore del dialogo tra le istituzioni a beneficio dello sviluppo del territorio. Uno stile di presenza e di attenzione a tutte le realtà del Salento. Un servizio a tutto tondo con un occhio particolare per i bisogni dei poveri.

Come non ricordare la grande esperienza di Chiesa vissuta con il Sinodo diocesano aperto a Lecce il 18 settembre 1994 con la visita di San Giovanni Paolo II che sostò per due giorni nella nostra città: l’abbraccio del popolo in Piazza Sant’Oronzo, i fuori-programma con i giovani in Piazza Duomo, la messa allo stadio e l’inaugurazione del nuovo seminario. Pagine indimenticabili della storia della Chiesa di Lecce che hanno avuto in mons. Ruppi un protagonista assoluto.

L’incontro del 29 maggio, voluto dall’Arcidiocesi in collaborazione con l’Università del Salento, e che si terrà nel Salone dell’Arcivescovado di Lecce in Piazza Duomo, sarà l’occasione - in attesa che le sue spoglie mortali tornino a Lecce, in Cattedrale, volontà espressamente manifestata nel suo testamento - per ripercorrere le tappe di una vita vissuta con la passione per il Vangelo. Dopo i saluti di Sua Eccellenza Arcivescovo Michele Seccia e del prof. Vincenzo Zara, Rettore Magnifico dell'Università del Salento, l'incontro, moderato da Vincenzo Paticchio, Responsabile Comunicazione dell'Arcidiocesi e direttore di Totem Giornale, prosegue con gli interventi di S.E. Mons. Sergio Pagano, Prefetto dell'Archivio Segreto Vaticano e il prof. Marko Jacov, Ordinario dell'Università del Salento.