A pochissimi giorni dalle Elezioni Europee, che ridefiniranno gli equilibri politici in seno al nuovo Europarlamento, ci si interroga sul futuro dell'Europa. Che ne sarà del Vecchio Continente?
In un mondo globalizzato, un mondo che cambia continuamente e dentro il quale è preponderante l'avanzata di nuovi colossi economico-commerciali come India, Cina e Brasile, insieme al rafforzamento di potenze già collaudate come Stati Uniti, Russia e Giappone, risulta necessario per gli stati europei interrogarsi e delineare una strategia (comune, secondo il pensiero europeista, o solitaria, dunque ognuno per la sua strada o quasi, per i sovranisti). La questione migratoria, che non interessa solo l'Europa, ma tutto il mondo, l'Africa, il Centro-America e anche l'Estremo Oriente, è una delle grandi sfide attuali. Arriva a Lecce una grande rassegna internazionale, il Festival Sabir, simbolo della cultura europea e di quei valori che tutto il mondo ci invidia. Il Festival Sabir è un appuntamento culturale di caratura internazionale, docenti universitari, scrittori e intellettuali terranno incontri informativi, divulgativi, conferenze, convegni, presentazioni di libri. Sarà un punto di incontro delle culture del Mediterraneo. Si svolge in un momento di tensione nell'altra sponda del Mediterraneo, la Libia è attraversata da una crisi endemica che ha radici profonde e lontane, con due governi (uno riconosciuto dalla comunità internazionale) e una guerra civile in corso.
È la quinta edizione, si tiene a Lecce dal 16 al 19 maggio 2019. Le quattro precedenti si sono svolte a Lampedusa (1-5 ottobre 2014), a Pozzallo (11-15 maggio 2016), a Siracusa (11-14 Maggio 2017) e Palermo (11-14 ottobre 2018). Il Festival è promosso da ARCI insieme a Caritas Italiana, ACLI e CGIL, con la collaborazione di Asgi, A Buon Diritto e Carta di Roma. Il Festival si svolgerà con il patrocinio di ANCI, RAI, Regione Puglia, Unisalento, Provincia di Lecce e Comune di Lecce. Sul sito del Festival, ( www.festivalsabir.it), oltre a trovare tutti gli appuntamenti di queste quattro giornate, si legge anche la seguente nota esplicativa: “La presenza di numerosi rappresentanti della società civile delle due rive del Mediterraneo e di reti internazionali – Solidar, Migreurop, EuroMedRights, TNI, Attac Francia, Forum Civico Europeo, Attac Internazionale, il progetto Majalat, tra le altre – permetterà di continuare a ragionare sulla necessità urgente di una reale alternativa politica, culturale e sociale nel bacino del Mediterraneo, rimettendo in discussione alcuni pilastri promossi dalle istituzioni di tutta Europa, centrati sul controllo e la criminalizzazione dell’immigrazione, senza alcun interesse per i diritti delle persone e la giustizia sociale. La novità della quinta edizione del Festival saranno le “lezioni mediterranee” che si svilupperanno come approfondimenti su temi specifici legati al Mediterraneo, la sua storia, le sue tradizioni e la sua cultura ed il Mercato del Mediterraneo in collaborazione con la Fondazione Slow Food per la Biodiversità. Le lezioni, tenute da esperti e docenti nazionali ed internazionali delle due sponde, faranno da sfondo al Festival, per stimolare la comunità locale e non solo, ad un’ampia riflessione sull’Europa e sul suo ruolo nel Mediterraneo. Il Mercato ospiterà invece produttori sia locali che provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo”. Lo sportello informazioni sarà disponibile presso l'ex Convitto dei Teatini in Via Vittorio Emanuele II, 25.