Il punto è d'oro e la classifica mi rende strafelice. Detto ciò a me oggi del Lecce è piaciuto lo spirito, la volontà feroce di portare a casa il risultato,
virtù che sarà preziosissima in prosieguo, ma non l'atteggiamento complessivo in campo.
Nel primo tempo subito il rigore ed il gol di Krstovic, poi 25 minuti di controllo di un Monza fin lì inesistente, giocati però con poco ritmo e poca convinzione di approfittarne (ma faceva un gran caldo).
Dal gol del pareggio in poi mi è sembrato che il Lecce fosse troppo compassato e poco dinamico a centrocampo, non riuscendo ad arginare prima i monzesi, che arrivavano troppo facilmente ai limiti dell'area, e molto molle nelle chiusure nei 16 metri: fatto sta che, quasi sempre su sponde in area, oltre al pareggio il Monza è arrivato proprio tante volte a tirare in porta a botta sicura e ci è andata bene.
Nel secondo tempo questo andazzo è continuato, si è accentuato dopo l'ingiusta espulsione di Baschirotto e non è cambiato neppure dopo che si è rimasti 10 contro 10.
Se devo essere sincero, al di là dei risultati e degli episodi, finora il Lecce mi è piaciuto moltissimo nelle 2 partite in casa e molto meno nelle 2 trasferte, senza però logicamente scordare il valore degli avversari, e quindi a maggior ragione mi tengo stretti i 2 punti in trasferta e l'imbattibilità generale.
La mia sensazione è che questa squadra sia più forte dello scorso anno, soprattutto per una rosa molto più profonda, e che ancora, soprattutto in trasferta, non abbia trovato, specie a centrocampo, la quadra giusta e definitiva, come è normale dopo 4 gare. Intanto godiamoci lo spirito encomiabile di questi ragazzi e la magnifica classifica. I migliori oggi, per me, Falcone, Ramadani e Banda.