Di seguito, pubblichiamo un comunicato sulle presunte irregolarità legate all’ALPI, l’attività libero professionale svolta dai medici della ASL Lecce all’interno delle strutture sanitarie.
Il Direttore Generale Ottavio Narracci ha risposto alla richiesta di chiarimenti giunta dal presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Lecce, Donato De Giorgi, interessato ad acquisire “elementi per valutare l’eventuale apertura di procedimenti disciplinari, ove se ne ravvisassero gli estremi”.
«Questa Direzione Generale – scrive Narracci nella sua missiva - precisa che sono in corso accertamenti di tipo amministrativo. Il completamento di tali accertamenti necessita obbligatoriamente della ricostituzione dell’apposito Organismo di Verifica ALPI, di nomina paritaria tra Azienda Sanitaria e Organizzazioni Sindacali, così come previsto dal regolamento tuttora vigente, conforme al precedente regolamento regionale. Allo stato attuale – continua il Direttore Generale - l’ASL di Lecce sta provvedendo a definire tale procedura in quanto il suddetto Organismo risulta incompleto e, dunque, impossibilitato ad adottare decisioni legittime. Al termine di tale verifica, previsto entro la prossima settimana, sarà possibile formulare eventuali rilievi di carattere disciplinare, che comunque, a prima vista, non appaiono superiori a 2-3 casi singoli».
Sembrerebbero emergere pochissimi casi, dunque, sui quali in ogni caso vi sarà una valutazione a valle dei dovuti passaggi amministrativi. «Per dovere di completezza – scrive ancora il Direttore Generale ASL Lecce - si precisa che questa Direzione intende procedere celermente alla adozione del Regolamento ALPI, alla luce del nuovo Regolamento Regionale, dal momento che anche questa procedura è risultata incompleta. All’esito di tale approvazione, anch’essa prevista nei prossimi giorni, sarà costituito il nuovo Organismo di Valutazione ALPI, secondo i criteri appositamente previsti».