Nicolò Patera intervista Gabriele Greco, difensore dello Squinzano Calcio.
Gabriele, non è passato neanche un anno dal tuo arrivo a Squinzano. Potresti farci, però, un bilancio personale e di squadra di questa prima parte di stagione?
"Possiamo dire che, sia a livello personale che di squadra, stiamo rispettando gli obiettivi prefissati all’inizio. Abbiamo avuto qualche imprevisto durante l’anno ma può capitare, l’importante è non lasciarsi andare e riprendere il percorso. Queste vittorie consecutive, tra l'altro, ne sono la prova".
Gabriele, il tuo passato parla chiaro: hai vestito le maglie del Bari, della Virtus Francavilla, del Martina e della Folgore Delfino Curi Pescara; quali sono le tappe del tuo percorso che hai più a cuore? Quali ti hanno particolarmente formato?
"Io credo che ogni squadra, ogni gruppo e ogni città ti lasci sempre qualcosa di nuovo nel cuore. A Bari sono cresciuto sotto tutti i punti di vista, ho imparato a viaggiare a 14/15 anni da solo con il treno ogni giorno, ad avere delle regole anche extra calcistiche, a fare le prime trasferte. A Francavilla ho avuto per due anni la fascia da capitano quindi ho iniziato ad avere anche più responsabilità, poi Altamura, Martina Sava e Delfino Curi Pescara sono annate importanti, perché quando inizi a far parte di una prima squadra, qualunque sia la categoria, aumentano responsabilità ma anche gioie e soddisfazioni, oltre che a crescere come calciatore. Se dovessi scegliere, gli ultimi due anni a Pescara sono quelli che mi rimarranno sempre nel cuore, sono stati anni meravigliosi sia in campo che fuori".
Che sensazione si prova a condividere il campo e lo spogliatoio con giocatori che hanno vissuto scenari calcistici importanti, come la Serie A, B, C ecc.?
"In campo, inutile nasconderlo, si percepisce subito che sono di un’altra categoria, la cosa più bella è che a loro non interessa e si impegnano ancora come fosse la serie A, B o C, e così facendo tutti gli altri danno qualcosa in più. Nello spogliatoio danno consigli importanti e sta a noi ascoltarli, anche perché parlano sempre per il bene della squadra".
Tu, all’interno del gruppo squadra, sei un ragazzo giovane ma che porta con sé tanta esperienza, non solo calcistica ma anche di vita; ti senti un pò da collante tra i giovanissimi dello spogliatoio e i più grandi?
"Per i ragazzi che sono alla prima esperienza cerco di aiutare soprattutto per quello che succede fuori dal campo, con i consigli che sono stati dati a me qualche anno fa, in campo ci pensano i grandi ad aiutare la squadra, mi piace molto ascoltare quindi anche quando parlano ai ragazzini cerco di ascoltare e imparare".
Che rapporto si è creato nello spogliatoio, tra voi più giovani e i veterani del gruppo?
"Il rapporto è quello si vede in campo dopo ogni gol, dove tutti corrono ad abbracciarsi. Poi, sono tutte persone divertenti, passare del tempo con loro anche dopo le ore di allenamento è sempre un piacere"
Gabriele ti sei fissato un obiettivo personale per questa stagione? Se sì, stai riuscendo a perseguirlo?
"Il mio scopo personale è raggiungere l’obiettivo di squadra. Personalmente non amo tanto i numeri ma preferisco il lavoro sporco che aiuta la squadra e ti fa essere più apprezzato all’interno dello spogliatoio"
Chiudiamo con una domanda molto particolare: il futuro del giocatore Gabriele Greco viaggia affianco a quello dello Squinzano Calcio?
"Mi auguro di sì, anche se come sai non dipende solo da me, però prima di pensare al prossimo anno cerchiamo di raggiungere l’obiettivo finale che è di sicuro più importante".