L’attività della Breast Unit, articolazione della ASL in cui convergono tutte le specialità che partecipano alla presa in carico delle pazienti con patologia mammaria maligna,
registra dati che confermano un trend in significativo aumento rispetto agli anni passati.
La Breast Unit ha potenziato la sua attività - sono circa 260 gli interventi di chirurgia mammaria oncologica eseguiti nel 2024 - e si è dotata di un’unità operativa semplice a valenza dipartimentale dedicata alla chirurgia senologica oncologica.
Tra gli indicatori di performance della Breast Unit emerge una sensibile riduzione del tempo di refertazione dell’esame istologico della biopsia diagnostica, comprensivo di esami immunoistochimici, a partire dal campionamento. Aumenta al tempo stesso la percentuale di pazienti sottoposti ad intervento chirurgico entro 30 giorni dalla visita chirurgica.
Alla Breast Unit si accede attraverso il proprio Medico di Medicina generale, i C.Or.O (Centro di orientamento oncologico) e i Reparti di Chirurgia, Oncologia e Radiologia della ASL o altro specialista che intercetti un sospetto tumore. Tutte le sedi di erogazione dei servizi/prestazioni nei quali viene formulata una diagnosi presunta o certa di tumore alla mammella sono definiti ‘porte di accesso’ alla Breast Unit. Il cittadino/a che, sul territorio dell’Asl Lecce si rivolge a una delle «porte d’accesso» e riceve una diagnosi sospetta o accertata di tumore della mammella, ha in questo modo la garanzia di essere inviato alla Breast Unit per la presa in carico.
La Beast Unit ha ricevuto l’accreditamento della Regione Puglia nel marzo 2023; pur trasversale a Dipartimenti clinici differenti, è incardinata nel Dipartimento di Oncologia ed Ematologia diretto dal Dott. Nicola Di Renzo e ha come Coordinatore clinico il Dott. Giuseppe Cairo, Dirigente medico Oncologo.
“Con la Breast Unit abbiamo superato la frammentarietà dei percorsi di cura e garantiamo, attraverso una valutazione multidisciplinare, un percorso unico, coordinato, condiviso e continuativo - ha dichiarato il Dott. Nicola Di Renzo - puntiamo ad aumentare ulteriormente la tempestività della diagnosi e a migliorare tutto l’iter diagnostico, chirurgico e terapeutico”. Una presa in carico totale quindi che prevede inoltre l’empowerment dei/delle pazienti e un’alleanza terapeutica in grado di abbattere il ricorso alle cure fuori Regione.