Il Teatro Comunale di Novoli ospita lo spettacolo live “Le tentazioni di Sant’Antonio - Lo stagno di fuoco”

a cura della 11 Gennaio 2025

Cosa è il peccato e come l’uomo convive con la tentazione? Come evitare lo stagno di fuoco per essere iscritto nel libro della vita?

Il peccato è un allontanamento dalla felicità che Dio ha preparato per noi. E’ un atto di egoismo esagerato. È preferire se stessi, anteporsi a Dio e agli altri, cedendo alle passioni disordinate, è il rifiuto di instaurare con Dio e con il prossimo un rapporto d’amore.

“Beati coloro che lavano le loro vesti per avere diritto all’albero della vita e, attraverso le porte, entrare nella città” - sancisce l’Apocalisse (Ap 22,14).

Domenica, 12 gennaio 2025, alle ore 20.30, appuntamento nel Teatro Comunale di Novoli (in piazza Regina Margherita) per assistere ad un racconto in musica che attinge alle Sacre Scritture, alle raffigurazioni artistiche ed all’interiorità di ognuno: undici artisti si misurano con il tema delle tentazioni e della forza della fede lasciandosi guidare dalla musica, dalle opere pittoriche, dal Vecchio e Nuovo Testamento.

Un viaggio che parte dal giardino dell’Eden e dall’uomo, creato ad immagine somiglianza di Dio, che pecca perché ingannato dal serpente ed attratto dall’albero della conoscenza, per il suo desiderio di andare oltre, rinunciando all’immortalità.

Antonio Abate sceglie la solitudine, l’isolamento, il silenzio. Una vita di sacrificio e preghiera, di fatica e meditazione, di ricerca. Per capire il mondo esce dal mondo alla ricerca della verità, respingendo tentazioni e peccato. E tanti sono stati i pittori, da Tintoretto a Dalì che si sono cimentati nel raffigurare la Tentazione di Sant’Antonio, il richiamo demoniaco alla lussuria, alla ricerca del piacere carnale. Rappresentazioni classiche o surreali, in diversi periodi storici e differenti correnti artistiche.

I cardini della fede di Antonio e la pietas verso i lussuriosi Paolo e Francesca dell’inferno dantesco, fino al messaggio di Gesù nel Vangelo di andare incontro al peccatore a porgere l’altra guancia. La guerra e la violenza vanno combattute con l’amore.

Il libero arbitrio ed il cammino dell’uomo tra vizi e virtù nel racconto portato in scena da quattro musicisti, due cantanti, due danzatori e tre attori per la regia e sceneggiatura di Rossano Giuppa, Regista e direttore creativo di performance, eventi e fashion video, e la direzione musicale di Simonetta Miglietta Sozzo, Docente di Pianoforte, laureata in Direzione di Coro e Composizione Corale, con il coordinamento e la selezione delle Sacre Scritture a cura di Fra Antonio Mattia, frate minore dal 2013 laureato in Lettere Moderne e Storia. Alle tastiere Dalila Arnesano, Docente di Musica e Pianoforte, alla Chitarra elettrica Marcello Zappatore, Chitarrista e Compositore, al Violino elettrico-acustico Francesco Del Prete, laureato a pieni voti in Violino Classico e Musica Jazz, alle Percussioni Ovidio Venturoso, Percussionista e Batterista salentino; cantano Dalila Spagnolo, cantautrice classe '98, e Daniela De Cataldis, docente pluridecennale di Canto Moderno e Jazz. Narra Carlo Spinelli, Insegnante di Lettere al Liceo Scientifico Sportivo di Lecce. Recitano gli attori Davide Lucia, Interprete e Traduttore leccese, e Giorgia Pezzuto, laureata in lettere moderne e amante dell'arte. Danzano Bianca Milli, direttrice artistica di Centro Danza Il Sogno a Novoli, e Fabrizio Nigro, ballerino di San Vito dei Normanni e danzatore del Corpo di Ballo della nota Orchestra popolare de La Notte della Taranta.

Redazione

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