Fregiarsi di un appellativo simile incarna in sé un significato talmente importante che la storia definisce nel corso del tempo e a cui richiama un'attenzione particolare.
Solitamente la denominazione più consona che si attribuisce ad una Città per devozione e tradizione è quella di “CIVITAS MARIE". Ma cosa cambia con la definizione attribuita a Squinzano?
Nel 1981, precisamente il 25 marzo, giorno in cui la Chiesa Universale ricorda l'annuncio dell'Angelo a Maria, viene onorato il decennale dall'erezione della Chiesa a Santuario. Un evento memorabile per la Città di Squinzano dove, in presenza di S.E. il Cardinale Corrado Ursi, viene scoperta la targa affissa sulla facciata antistante la casa comunale. Tale gesto vuole configurare l'intendimento comune tra la parte civile e religiosa, in virtù dell'avvenimento del 21 Ottobre 1618. L'evento eccezionale dell'apparizione della Vergine Maria sulla terra di Squinzano ha aperto gli occhi e il cuore alla chiamata del Cielo, aderendo all’unanimità come il “SI" di Maria di Nazareth all'avvento di Gesù.
Il Cardinale Ursi salutò Squinzano ricordando che l'apparizione mariana ha concesso il diritto di essere eletti “CIVITAS MARIANA". La Chiesa, in quanto istituzione, ad oggi non ha ancora riconosciuto ufficialmente l’evento del 21 Ottobre, pur concedendo i festeggiamenti religiosi della Madonna del Garofano.
Pertanto l'attribuzione di “CIVITAS MARIANA" lascia intendere una devozione popolare non circoscritta solo all'apparizione, ma alla figura di Maria con un significato molto più ampio: un’adesione totale alla Madre del Cielo e della Terra. Basti considerare che anche le parrocchie di Squinzano sono tutte intitolate alla Madonna, ad eccezione della Chiesa Matrice San Nicola.
L'auspicio è che questa onorificenza non resti solo un mero ricordo di un tempo ormai passato, ma che ritorni a primeggiare nel cuore di ogni squinzanese come sigillo indelebile di una storia che non avrà mai fine.