Quando le tradizioni e il passato si incontrano con il nuovo, con ‘ciò che ancora deve essere’, con il futuro, il risultato è sempre entusiasmante.
Ce lo dimostra il progetto nato dall’idea dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Squinzano, che insieme a Totem Giornale, ai ragazzi del Servizio Civile che lavorano presso il Comune squinzanese, alla Cooperativa ‘Le Querce’ e al Circolo Pro Feste ‘San Nicola’, è stato pensato, realizzato ed inserito nell’ambito dei festeggiamenti religiosi e civili in onore del Patrono, San Nicola, festeggiato nella marina di Casalabate dove è giunto lo scorso 2 agosto. Un progetto che vuole rievocare arte, fede e antiche consuetudini e tradizioni ormai in fase di estinzione, ma che l’uomo continua a cercare e di cui l’uomo ha bisogno per rinsaldare una cultura che lo rappresenta e lo identifica, per dare una risposta ai mutamenti, per vivere il futuro con forza e consapevolezza. Un progetto per riscoprire le radici, le usanze, il mondo dei nostri nonni, perché un popolo senza tradizioni è un popolo privo d’anima, senza scheletro, senza fondamenta e basi sicure per poter immergersi nel futuro. I ventagli devozionali sono un esempio di ‘antica tradizione’ che si è cercato di valorizzare e far rivivere con questo progetto, al quale hanno lavorato insieme, in un proficuo ed edificante scambio generazionale, i ragazzi del Servizio Civile, tra cui Andrea Pierri, Nicola Giannone, Greta Greco e Eva Pezzuto, e gli anziani della Cooperativa ‘Le Querce’, alloggiati in diverse strutture di Squinzano, che hanno dato vita ad una 60ina di ventagli devozionali, che ripercorrono la storia delle tradizioni squinzanesi e di alcuni dei Santi maggiormente venerati dai cittadini, con le raffigurazioni della Madonna Annunziata, Maria Manca, San Nicola, Sant’Antonio, San Vincenzo, Maria Regina o la Madonna del Pozzo.
E così, quindi, le famose “ventarole”, diffuse soprattutto in determinati paesi molti anni addietro, e che venivano realizzate con materiali poveri e con pochissima precisione artistica, utilizzando soltanto colla, carta e pezzetti di legno, sono state riprodotte e ricreate per riportare nelle famiglie l’immagine delle figure religiose amate, in particolare quella di San Nicola, patrono degli squinzanesi, e che saranno esposte in una mostra organizzata per domani, venerdì 9 agosto 2019, alle ore 20.30, presso l’Oratorio ‘S. Nicola’ (ex Nassa). Seguirà il dibattito, moderato da Roberto Schipa, sulla “Traslazione delle ossa di San Nicola tra culto e storia”, a cura del Circolo Pro Feste ‘San Nicola’ presieduto da Michele Modesto. Si parlerà della storica traslazione avvenuta a Bari il 9 maggio 1087, passaggio fondamentale nella storia del Santo, un’altra tradizione da tramandare nel tempo, cominciata il 13 novembre del 2013, in occasione del gemellaggio tra Bari e Squinzano, accomunati dalla devozione per San Nicola. Saranno presenti, tra gli altri, Elisa Barrucchieri, direttore artistico e regista del Corteo Storico, e Vito Lisco, Presidente dell’Associazione Figuranti di S. Nicola, una delle associazioni inserite nella rete di associazioni di Bari che organizza in loco il grande evento storico, ogni anno, a maggio. L’auspicio è quello di riuscire a dar vita anche a Squinzano, ad una rete di associazioni che possano da sole realizzare il Corteo storico, facendo conoscere meglio la storia della Traslazione e del Santo in generale, e tramandando alle generazioni future usanze e tradizioni tipiche di un’identità popolare e di un inestimabile patrimonio culturale.