Un campione per sempre, così come i diamanti sono gioielli per sempre. La prima similitudine che viene in mente guardando lo “score” dei numeri collezionati da Fefè De Giorgi
nella sua lunga carriera di pallavolista. Cominciata, come ha ricordato l’arcivescovo di Lecce mons. Michele Seccia, sui piccoli campi dell’oratorio, o meglio del “circolo cattolico”, della parrocchia San Nicola di Squinzano. Da subito ha cominciato a stupire, facendo cadere tutte le osservazioni sulla sua piccola statura per un giocatore di volley.
Il piccolo Ferdinando De Giorgi si guadagnava il ruolo di alzatore-regista della squadra e non lo mollava mai a nessuno. Lo ha fatto militando nei primi sestetti della Vis Squinzano, in serie B e A2; poi lo ha mantenuto sempre, anche quando ha militato nelle migliori squadre della serie A e soprattutto della Nazionale Azzurra.
La sua è stata la più lunga “favola azzurra” che un atleta può scrivere, arrivando a disputare ben quattro campionati del mondo vincendo tre, fino ad essere soprannominato “l’eroe dei tre mondi”. E la favola continua, come allenatore della sua Nazionale Italiana.
Il suo pregio più evidente è che vive il “suo sport” con passione per farne uno scrigno di emozioni. Emozioni che non sono facili ad essere descritte con parole, perché sono vissute direttamente nell’animo di chi ha la fortuna di fare pallavolo con Fefè De Giorgi. Per lui la pratica sportiva ha una grandezza ed una sacralità che per funzionare ha bisogno di interpreti che stanno sul campo con la sua stessa tranquillità e serenità. Adesso a Fefè De Giorgi manca solo l’oro olimpico, un traguardo che raggiungerà e che tutti gli augurano che avvenga alle prossime Olimpiadi di Parigi.
Così si potrà dire che Fefè De Giorgi è nato per stupire.
“Dopo i successi da regista della Nazionale di pallavolo negli anni ’90 – ha scritto in un comunicato mons. Michele Seccia, arcivescovo di Lecce – il nostro conterraneo squinzanese Fefè De Giorgi si è dimostrato un grandissimo allenatore, guidando la più giovane Nazionale del torneo planetario e di tutti i tempi al prestigioso traguardo che ha laureato l’Italvolley campione del mondo”.
Fefè De Giorgi è nato a Squinzano in una famiglia numerosa di genitori gran lavoratori, capaci di dare una vita serena e dignitosa a tutti i figli, lasciando ad ognuno di essi la libertà di estrinsecare le proprie capacità e di realizzare i propri piccoli-grandi progetti.
“Cresciuto negli ambienti parrocchiali della Matrice di Squinzano – ha continuato l’arcivescovo Seccia – Fefè non ha mai dimenticato la sue origini e costituisce un esempio e un sano motivo di orgoglio per la nostra terra. Egli appartiene alla famiglia del cardinale Salvatore De Giorgi, così tanto legato alla nostra diocesi e a cui sono particolarmente grato per il suo servizio in mezzo a noi. A lui – ha concluso mons. Seccia – auguro ogni bene e, così come fatto in occasione della vittoria degli Europei, anche questa volta, insieme a lui, ringrazieremo il Signore e continueremo a promuovere i veri valori dello sport, come la lealtà e lo spirito di sacrificio”.