Il c.t.u. Ing. Lelly Napoli, a cui il giudice ha affidato la consulenza, avrà il compito di ricostruire entro i prossimi 60 giorni la dinamica del sinistro nel quale ha perso la vita il giovane Andrea Maggio di Squinzano. L’incidente è avvenuto nel pomeriggio del 20 giugno, sulla strada provinciale Squinzano-Torre Rinalda, all’incrocio per Trepuzzi. Il ragazzo, benvoluto e amato da molti, e per il quale un’intera Squinzano ha pregato, sperato e pianto dopo la sua morte, era a bordo della sua moto e pare fosse diretto a Lecce, quando si è scontrato violentemente contro la Fiat Panda guidata dalla 36enne trepuzzina, ora indagata per omicidio stradale. Le sue condizioni apparvero da subito molto gravi; Andrea ha lottato per circa 24 ore nell’Ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce, dove era stato immediatamente ricoverato dopo l’incidente e che per giorni ha accolto decine e decine di amici e parenti, prima di spegnersi sabato mattina.

Gli avvocati della famiglia del ventiquattrenne, hanno nominato quale proprio consulente di parte l’ing. Antonio Vernaleone di Lecce, mentre i legali dell’imputata hanno affidato l’incarico all’ing. Fernando Tafuro di Merine. Il consulente della procura ha già stabilito l’inizio delle operazioni peritali per lunedì 2 luglio 2019, alle 9.30, presso i luoghi ove i mezzi coinvolti nel sinistro sono stati ricoverati a seguito del sequestro disposto dal Giudice. Da lì poi il collegio dei periti e delle parti si porterà presso il luogo del sinistro per gli ulteriori accertamenti. All’udienza odierna ha partecipato anche il padre di Andrea, l’imprenditore Nicola Maggio, anche in rappresentanza della figlia Laura e della moglie Tiziana.