Facciamo il punto quando mancano ancora 13 giorni dall'inizio del campionato e 32 dalla fine del mercato.
Ammetto che io - da eterno profano - sarei partito dalla vecchia colonna portante (Gabriel, Gendrey, Lucioni, Hjulmand, Strefezza, Coda) e avrei soltanto cercato di inserire 3/4/5 giocatori di sicuro affidamento in A (più facile dirlo che farlo).
Aggiungo subito, però, che immagino perfettamente i motivi, di svariata natura, che hanno indotto la direzione tecnica, di cui mi fido totalmente, a dimezzare (almeno) la suddetta colonna e a rifondare quasi totalmente la squadra, con cessione (avvenuta o in fieri) di gran parte della vecchia rosa.
Considero pure che mediamente da diversi anni (tranne l'ultimo) retrocedono un paio di neopromosse su tre, segno che la differenza di categoria è notevole e che, per salvarsi, bisogna indovinare tutto.
Con simili premesse, visto che la salvezza non sarebbe garantita neppure da giocatori molto più costosi (tranne non si disponga di decine di milioni come il Monza, che comunque voglio vedere sul campo nella famosa parte sinistra della classifica), mi pare si stia facendo un mercato intelligente, in cui si sta considerando sia l'ipotesi salvezza che quella... (omissis e sgrat sgrat): monteingaggi sostenibile, giocatori non di fama ma affamati e motivati, maggiori esborsi finora destinati - più che a pagare l'ingaggio milionario di figurine - all'acquisto di giovani come Semek, che è stato possibile acquisire grazie ai proventi della serie A e con cui si sta investendo sul futuro, quale che sia la Serie.
Per me questo si chiama calcio onesto e virtuoso, a dimensione Lecce, con un occhio al presente e due al futuro, nell'ottica apprezzabile ed auspicabile di una crescita graduale e continua, che garantisca una presenza costante e non da cicala nel grande calcio.
Certo, ciò non fa sognare i tifosi (io per primo ho criticato le uscite di Francavilla e Parma, sulla base di "quel" Lecce, sapendo già che in campionato sarà molto diverso).
Ora però gran parte del lavoro è stato fatto ed arriva la parte più difficile: completare la squadra con quei 4/5 giocatori (un paio di centrali, forse un centrocampista, 1/2 attaccanti, qualcuno prima di Lecce - Inter, qualche altro in extremis) che garantiscano una rosa completa in tutti i reparti e cedere - dolorosamente - 4/5 giocatori attuali, essendosi deciso per la rifondazione.
Io sono convinto che alla fine della fiera il Lecce se la giocherà, eccome.