che due volte vengono frenati da grandi parate di Falcone. Un altro paio di occasioni vengono sciupate malamente dai campani divorandosi così il pareggio.
Il Lecce non sta certo a guardare, ci mette cuore e aggressività, si procura qualche situazione pericolosa e alla fine segna il raddoppio su rigore.
Il pareggio non avrebbe fatto una grinza ma i giallorossi resistono, con cuore, grinta ed un po' di fortuna, e la vittoria alla fine è meritata.
D'Aversa si dimostra prima allenatore di grande personalità, con dentro Krstović e Strefezza in panchina, e poi ottimo lettore della partita, rimpolpando al minuto 60, con Blin e Gonzalez, un centrocampo che iniziava ad annaspare e azzeccando in pieno i cambi di Strefezza al posto dell'ottimo Banda, Dorgu e Piccoli, che entra benissimo nella partita e fa un gran pressing.
Tutti sugli scudi, certo Falcone salva il risultato, Ramadani è l'anima del centrocampo, Banda trascina tanto la squadra in avanti e Krstović segna ancora e si propone come costante punto di riferimento.
Piano con gli entusiasmi, tantissime squadre sono troppo superiori al Lecce per organico, come al solito i veri valori usciranno pian piano e questi 7 punti saranno preziosissimi per l'obiettivo per il quale lotta il Lecce, che sta dimostrando di avere i requisiti per poterlo raggiungere (soprattutto, rispetto allo scorso anno, la rosa sembra più profonda con almeno 18/19 titolari di pari livello).