Il Lecce, ancora col cantiere aperto, cede il passo in Coppa alla bestia nera Cittadella

di Oronzo Valletta 06 Agosto 2022

La sconfitta di ieri è stata così brutta e densa di nubi nere che ho preferito attendere di sbollire la delusione prima di commentarla, persino con me stesso.

Anzitutto non mi consola il paragone con lo scorso anno, perché era serie B e perché partimmo male in campionato ma facemmo un buon precampionato, con tanto di qualificazioni in Coppa, mentre quest'anno già tante sconfitte e, boscaioli esclusi, salvo solo il pt con il Bochum.
Ciò premesso, essendo del tutto inutile tornare sul solito argomento (avrei puntato sul vecchio zoccolo duro con qualche buon innesto), visto che chi è deputato e infinitamente più competente di me ha fatto altre scelte, che rispetto per la stima e condivido per la proprietà transativa, ieri sera troppi ruoli mi sono sembrati non adeguatamente coperti per le qualità dei calciatori.
Però capisco che è solo l'inizio e che il Lecce è ancora un cantiere senza identità (cit Baroni), per cui mi astengo da commenti inutilmente autocastrativi e decido di attendere l'1 settembre, nella speranza/certezza che chi di dovere stia osservando e ragionando, con valutazioni a 360 gradi di ogni natura.
Certamente non saremo pronti per l'Inter, ma alla fine forse è meglio incontrare ora una delle favorite, con la quale anche più avanti saremmo stati schiacciati dal pronostico, per cui non avremo nulla da perdere.

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