Wladimiro Falcone, nuovo portiere giallorosso presentato oggi, si potrebbe davvero definire "un tipo da Lecce". Tra le innegabili difficoltà della campagna acquisti, l'ingaggio dell'ex doriano
è sicuramente un punto fermo che induce i tifosi all'ottimismo. E' vero, come ha spiegato il ds Corvino, che non ha un grande pedigree (36 presenze in B e una dozzina in A), ma a sentirlo parlare (dopo averlo visto parare nelle prime uscite), sembra che abbia davvero tutto quello che serve per diventare un giocatore decisivo del nuovo Lecce: "angale" di 1,95, ancora 27 anni, tanti rigori parati e soprattutto un grandissimo entusiasmo che traspare da ogni sua parola. Ha detto che in tanti gli hanno parlato del Salento come occasione da cogliere subito (Osti, Lorieri), di avere voluto il Lecce - nonostante tante richieste - dal giorno dopo la fine del campionato (quando Corvino e il suo ex ds Trinchera gli chiesero la disponibilità), di avere sempre avuto grande stima della piazza giallorossa, per lui "quasi da Champions".
Insomma un ragazzo con tanta voglia di Lecce (la cosa che più fa felici i tifosi giallorossi), consapevole che in una squadra da salvezza, con tanti tiri che riceverà, avrà l'occasione di mettersi in mostra e consacrarsi "portiere di serie A". Descrivendo le sue caratteristiche, oltre che sull'istinto del pararigori, si è soffermato sulla grande soddisfazione che gli danno le uscite in presa alta: si rischia tanto ma si sgrava i difensori (che apprezzano) da tante situazioni a rischio nell'area di rigore. Un'intervista che regala serenità, nella speranza che venga confermata dal solito giudice unico: Sua Maestà il Campo.