“Sono davvero felice per la nostra gente - ha dichiarato a caldo, al termine della partita contro il Pordenone, l’arcivescovo di Lecce, mons. Michele Seccia -.
Avrei voluto essere allo stadio stasera in segno di vicinanza alla squadra, ai tifosi e, soprattutto alla società”.
“Questa società e questa squadra - osserva Seccia - hanno realizzato il sogno dell’intero Salento dopo due anni di purgatorio in serie B. Per questo, il mio plauso, per primo, va al presidente Sticchi Damiani e a tutti i suoi collaboratori: non è facile al sud compiere imprese come questa. L’accorta e l’intelligente gestione, lo spirito di sacrificio e la grande passione posso però fare la differenza specie quando le risorse sono limitate: solo così si possono raggiungere certi traguardi”.
“Lecce e il Salento - sottolinea l’arcivescovo - meritano la serie A: per slancio, generosità e per capacità di abnegazione ci battono in pochi. Il tecnico Baroni e i suoi ragazzi lo hanno assorbito in fretta, ci hanno creduto fino alla fine, si sono rialzati in fretta dopo le pochissime cadute e hanno portato tutto il territorio in serie A”.
“Ora festeggiamo tutti insieme, possibilmente senza arrecare danni e nel rispetto delle regole - conclude -, ma poi tutti al lavoro. La società non sia lasciata da sola: avverta, a garanzia, il sostegno e l’incoraggiamento di un territorio capace di far fruttare in ogni modo questo grande successo”.