Lecce - Brescia sarà una partita non decisiva, perché dopo ne mancheranno altre 9 (lo scorso anno il Lecce travolse la Salernitana, sembrava fatta, ma poi andarono in A i granata)
ma sicuramente fondamentale per la corsa alla serie A diretta. I lombardi, dopo la sconfitta nel finale nello scontro diretto a Cremona (una partita che poteva finire in qualsiasi modo), daranno l'anima per uscire almeno imbattuti dal Via del Mare e non distanziarsi troppo dai primi due posti (in caso di sconfitta andrebbero a -5 dal Lecce). Se a ciò si aggiungono le tante assenze tra i giallorossi (Gabriel, Bleve, Tuia, Di Mariano, Faragò) ed i tanti convalescenti o non al top (Calabresi, Gendrey, Dermaku, Strefezza, Asencio) si capisce quanto la partita sia difficile e la vittoria, una Cima Coppi da conquistare pedalata dopo pedalata, con umiltà, voglia di correre e soffrire e lucidità. Sarà una partita, come e di più che con l'Ascoli, in cui sarà fondamentale restare equilibrati e aspettare il momento giusto per colpire, consapevoli che ormai, con i 5 cambi, ci sono tante partite nella partita, recupero compreso. Baroni, causa gli infortuni, in conferenza ha palesato molti dubbi di formazione, tanto che le uniche certezze sono Plizzari tra i pali, Lucioni, Hyulmand e Coda. Riguardo al modulo si dovrebbe tornare al 4 - 3 - 3, pressoché speculare al 4 - 3 - 2 - 1 con cui gioca il Brescia, sicché saranno decisivi i duelli individuali. Più in generale comincia domani il minitorneo finale di 10 partite, almeno 6 squadre possono puntare ai primi due posti e vincerà chi sarà premiato dai particolari (salute, forma fisica, nervi saldi e ... bus de cul).