ArtWork: formazione degli operatori per migliorare e qualificare l'offerta turistica locale

a cura della 25 Gennaio 2022

E' sempre utile e costruttivo il tempo speso per investire nella formazione. Ed è proprio questa l'ottica nella quale si muove la cooperativa sociale "ArtWork" nell'ambito del progetto della diocesi LeccEcclesiae.

Dal 24 gennaio al 10 marzo, infatti, i dipendenti della cooperativa che si occupa della gestione del patrimonio culturale ecclesiastico, saranno impegnati in un percorso formativo che prevede argomenti quali la comunicazione sociale, l'inglese, l'informatica, la teologia della bellezza, l'analisi del contesto e l'ecosistema turistico. La prima lezione si è svolta ieri, nella Giornata internazionale dell'Educazione sancita dalle Nazione Unite. Nel corso delle lezioni, sarà importante il contributo dell'Istituto Superiore di scienze religiose metropolitano “don Tonino Bello” di Lecce, del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, dell’Agenzia regionale del turismo Puglia Promozione, della Società storica di Terra d’Otranto, e di alcuni direttori di agenzie di viaggi, strutture ricettive, imprenditori del settore dell’arte e della cultura.
“Abbiamo concordato con i vertici della cooperativa ArtWork - dichiara l’arcivescovo di Lecce Michele Seccia - di ‘approfittare’ di questo momento di ‘stasi turistica’, dopo il periodo natalizio, per offrire agli operatori di LeccEcclesiae una ‘pausa di aggiornamento’, convinti che un servizio di qualità, come ormai il nostro progetto è riconosciuto da più parti, può mantenere alta l’asticella soltanto attraverso la formazione permanente”.

“Dispiace - aggiunge Seccia - che, pur nell’evidenza della chiusura temporanea di moltissime attività commerciali che si reggono sul turismo, causata proprio dalla totale assenza di visitatori (fenomeno fisiologico come ogni anno dopo le feste amplificato, poi, dalla pandemia), non si perda l’occasione per puntare il dito in maniera strumentale su un’iniziativa virtuosa che ha finalmente dato un’organizzazione strutturata e ordinata (oltre che decine di posti di lavoro) ai flussi turistici che scelgono Lecce per la bellezza e la luce del nostro barocco. Sarà colpa della mancanza di visione? Mi chiedo. Spero proprio di sì e non, invece, di pretesti futili e banali, utili solo alla mediocrità di una polemica sterile”.

“Resta il fatto - conclude l’arcivescovo - che le nostre chiese anche in questo periodo sono aperte sia al mattino che al pomeriggio anche se non in orario continuato. I fedeli, dunque, potranno accedervi liberamente per pregare in forma privata; i rari visitatori che arriveranno a Lecce, invece, potranno approfittare per un passaggio ‘artistico-culturale’ evitando di farlo negli orari delle celebrazioni liturgiche che anche il progetto LecceEcclesiae ha sempre tutelato dalle visite turistiche”.

Redazione

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